Maria De Filippi, regina indiscussa del piccolo schermo, si racconta a Mara Venier e rivela il fallimento che l’ha segnata da giovane. Vediamo di che si tratta
Mara Venier ospita Maria De Filippi a “Domenica In“, regalando così al pubblico italiano un intervista memorabile che vedeva sedere l’una accanto all’altra i volti più noti del palinsesto televisivo.
Durante l’intervista, che sembrava maggiormente una “chiacchierata” tra due amiche, Maria De Filippi ha ripercorso tutta la sua carriera, lasciandosi anche andare a qualche commento inedito la sua vita privata.
La De Filippi si commuove sino alle lacrime ripercorrendo per esempio, l’adolescenza e parlando dei genitori che non ci sono più. Andiamo per ordine.
Il primo fallimento della De Filippi
Maria in un attimo di commozione racconta anche del suo primo fallimento: “Volevo fare il magistrato” rivela la conduttrice. ” Avevo studiato Giurisprudenza per fare magistratura, ho tentato anche il concorso.”
“Una volta sola perché mia madre mi concesse un solo tentativo. Mamma era molto concreta nella vita e mi diceva ‘tenta e se non riesci vai a lavorare e basta’. Non andò bene e iniziai a lavorare”.
Ricordando con un dolce sorriso i suoi genitori la De Filippi racconta che la madre, professoressa di latino e greco, era una donna molto autoritaria. Tutto l’opposto del marito al quale è stata legata per una vita. “Lui era una pasta di papà -svela Maria- Se arrivava una sgridata arrivava da lei, mai da papà. Papà era ciccione, era un bel quintale di uomo, era un po’ la mia casa. Aveva questa grande pancia, io ero piccolina e mi ci accovacciavo. Io ero pazza di papà, mio fratello era il cocco di mamma“.
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Il ricordo del dolore
La voce della De Filippi si interrompe quando ripercorre la lunga malattia del padre: “Papà è morto prima di mamma, io ero più giovane, avevo 28 anni e questo fu il mio primo grande dolore. Gli diagnosticarono un cancro al pancreas e fu un periodo difficile perché lui stette in rianimazione un anno e mezzo. Quindi fu devastante.”
“Lui venne operato, poi entrò in coma, dicevano si trattasse di setticemia, poi rientrò in sala operatoria e da lì andò in rianimazione. Fu drammatico per tutti. Mio fratello era ed è uno che ha molta paura degli ospedali, delle malattie per cui lui per un anno e mezzo stava sempre nel posteggio della rianimazione. Non saliva quasi mai. ”
“Io salivo, stavo con papà e siamo andati avanti così per un anno e mezzo. Quando è uscito dalla rianimazione, abbiamo fatto due tentativi in una clinica di riabilitazione e poi è morto in una notte“.
L’intervista si conclude con un discorso emozionatissimo dedicato al marito Maurizio Costanzo con cui ha diviso gioia e dolori fin da giovane. “Maurizio ha la capacità di esserci, è una persona che sai sempre che c’è. Sa essere un punto fermo da sempre. Dal lato sentimentale ero insicura e in questo mi ha aiutato tanto perché ero diffidente e con lui ho imparato a fidarmi. Con tutti i suoi difetti è comunque la mia metà della mela”, conclude la De Filippi.