La truffa che non ti aspetti: su Facebook dilaga questa nuova moda, una ricevuta falsa di un bonifico per comprare lo smartphone
Chi l’avrebbe mai detto, ai giorni nostri i social e smartphone vanno di pari passi e sono entrambi elementi essenziali della nostra quotidianità. In questi giorni purtroppo si sta diffondendo una truffa che li riguarda in prima persona.
Finte ricevute per l’acquisto di uno smartphone sui social: di questo si parla. L’autore della truffa sarebbe un giovane 21enne che in casa aveva una replica di una pistola priva di matricola.
Nella stanza del ragazzo sono stati scoperti anche alcuni grammi di sostanza stupefacente del tipo cannabinoidi per cui è stato sanzionato. Ma vediamo come in cosa consisteva la truffa.
Il piccolo truffatore ha acquistato in rete un cellulare pagandolo con una ricevuta falsa, per poi tentare di rivenderlo sullo stesso sito. Una truffa, quella messa in piedi da dal ragazzo, scoperta per fortuna dalla sua vittima che ha allertato i poliziotti del commissariato San Paolo incastrando così il 21enne.
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I dettagli
La vittima di questa malefatta ha in seguito raccontato agli agenti che qualche tempo prima aveva messo in vendita il suo smartphone. Per fare ciò, aveva utilizzato la nota piattaforma Facebook Marketplace, spendendolo ad un indirizzo di Ostia ed al prezzo di 650 euro concordato con una persona che l’aveva contattata tramite il social network.
Quando la vittima ha capito di essere stato raggirato, ha prestato maggiore attenzione alla ricevuta e verificato se fosse reale. Svelato così l’arcano poiché la ricevuta risultata falsa, ha trovato un altro annuncio in cui veniva pubblicata la vendita del suo stesso smartphone. Dopo averlo riconosciuto tramite il codice Imei visibile nelle foto sull’inserzione ha così concordato, con un altro account, un appuntamento alla stazione Piramide.
Allìappuntamento si sono presentati anche i poliziotti che hanno bloccato il truffatore nel momento in cui dalla tasca del giaccone ha tirato fuori lo smartphone, poi sequestrato poiché risultato essere quello di proprietà del denunciante.
Che dire, anche le piattaforme più sicure in realtà potrebbero celare dei malintenzionati perciò prestate molta attenzione quando vendete o acquistate sui social network. La “fregatura” è dietro l’angolo!