Ecco come fare per raddoppiare in maniera del tutto legale il rimborso per il Cashback.
Il Cashback è il servizio di rimborso messo a punto dall’ex Premier Giuseppe Conte per cercare di disincentivare l’utilizzo di contanti e di penalizzare le aziende che dichiaravano un reddito inferiore rispetto a quello percepito, non facendo ricevute fiscali.
Tramite la registrazione all’applicazione IO è possibile aggiornare in seguito a ciascuna transazione la somma dei crediti. L’obiettivo è quello di arrivare a cinquanta operazioni elettroniche per avere il 10% di rimborso, fino ad arrivare ad un massimo di 150 euro.
Ecco il metodo legale per raddoppiare il Cashback
Nonostante la lotta ai furbetti che cercano di fare numerose transazioni in un lasso di tempo limitato per avere maggiore probabilità di avere il rimborso, esiste un metodo efficace e legale per avere una somma addirittura del 20%.
L’unica operazione da fare è comprare una carta di credito prepagata, ad esempio Mastercard o Visa. L’acquisto della carta deve essere effettuato grazie a una delle carte registrate sull’app IO che concorrono al rimborso, su cui è già applicabile il 10%. Successivamente, tutti gli acquisti fatti con la carta di credito prepagata permettono di arrivare al rimborso di 150 euro spendendo la metà.
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Cashback: aumentano i controlli per i furbetti
Dopo l’avvento del Governo di Mario Draghi i controlli sui furbetti che cercano di aggirare il sistema sono diventati più aspri. Prima di tutto, il Ministero dell’Economia e della Finanza ha annunciato che ci sono molte sanzioni per chi non rispetta la legge. La sospensione definitiva dall’app IO è in assoluto la sanzione peggiore, che impedirà al cittadino di accedere al servizio Cashback per un periodo di tempo indeterminato.
La seconda misura che il Ministero ha deciso di mettere in atto è quella di controllare le transazioni. Se un utente effettua molte operazioni in poco tempo presso lo stesso esercizio commerciale, varrà soltanto la prima transazione effettuata. Queste due misure servono non solo per il rimborso del 10%, ma anche per il Super Caskback, il bonus extra dato ai primi 100000 italiani che raggiungono quota cinquanta operazioni elettroniche. Lo Stato vuole cercare di aiutare chi è davvero in difficoltà, che in maniera meritocratica si guadagna l’indennizzo.