La conduttrice svela in una lunga intervista molto sulla sua carriera, le sue prospettive ed anche un dettaglio della diretta.
La conduttrice di programmi di punta del pomeriggio di Canale5, Maria De Filippi, si è raccontata in una intima intervista a Vanity Fair.
Parlando della carriera, delle sue prospettive lavorative e del felice matrimonio con Costanzo, la De Filippi non tralascia un dettaglio durante le dirette sul suo modo di condurre i programmi.
Si parla infatti del motivo per il quale Maria nazionale si sieda sui gradini durante la conduzione di Uomini e Donne o C’è Posta per te o chi più ne ha più ne metta.
La risposta di Maria
La risposta di Maria alla domanda, alquanto poi banale, è altrettanto semplice:
“Le registrazioni diventano quattro, sessantaquattro minuti netti per quattro e semplicemente non ce la facevo più a stare in piedi. Mi sono seduta sugli scalini, nessuno ha eccepito e sono rimasta lì. A volte le scelte sono più semplici e lineari di quanto non si possa immaginare”.
Dunque basicamente un fattore di comodità personale e di rilassatezza, che la mette a suo agio ed oltretutto estremamente a contatto diretto con il pubblico in sala.
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Un approfondimento sulla carriera
Maria racconta poi dei suoi esordi nel mondo televisivo e dell’imprinting dato da Costanzo alla sua carriera e alle future conduzioni, connesse con l’organizzazione del palinsesto.
Maria spiega apertamente che il suo modo di fare televisione era già estremamente rivoluzionario, innovativo, differente rispetto a quello dei vecchi conduttori, e questa cosa venne recepita solamente da Costanzo, che cosi tentò in questo modo di farla emergere:
“Era tutto abbastanza sceneggiato. Alberto Silvestri, storico autore del Maurizio Costanzo Show e poi di Amici, sceglieva cinque o sei storie a puntata da far commentare ai ragazzi in studio”, ha detto a proposito di Amici.
“Se non ci fosse stato Maurizio, che di Amici era il produttore, forse non avrei continuato. Ricevette una telefonata di Silvio Berlusconi che lo chiamò per chiedergli se fosse sicuro della bontà della sua scelta. Io rappresentavo l’antitesi di tutto quello che passava in tv, soprattutto all’epoca