Continano a crescere gli episodi dei cosiddetti furbetti. L’ultimo davvero sconvolgente si è verificato a Pavia
Continuano a verificarsi episodi di persone che cercano di avvantaggiarsi, in modo scorretto, nella rincorda ai rimborsi previsti dal programma Cashback. Questo episodio come gli altri che sono stati registrati ultimamente, ha sollevato non poche critiche sul programma e diversi esponenti politici hanno chiesto la sua eliminazione. Ma andiamo per gradi, ricordiamo in che cosa consiste il cashback.
E’ il piano attuato dal governo per scoraggiare l’uso del contante, in chiave anti-evasione. Si è partiti a gennaio dopo una fase sperimentale nel periodo natalizio. Prevede il rimborso del 10% della cifra spesa se si usano carte di credito, carte di debito e prepagate, bancomat e app di pagamento.
Si può rientrare di 300 euro all’anno, ossia 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti realizzati in 6 mesi. Inoltre c’è il Super Cashback, da 1500 euro, un premio ogni sei mesi per i primi 100mila cittadini che fanno più transazioni.
La lotta per restare tra i primi centomila è feroce e per questo motivo cresce il numero dei furbetti. Ha senso un provvedimento che crea tali storture? Intanto il programma è confermato fino al 2022.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >> Questo francobollo vale davvero una fortuna: potreste averlo anche voi
TI CONSIGLIO DI LEGGERE ANCHE >> Whatsapp, ecco il trucco che vi salverà la vita: non potete non conoscerlo
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >> Questa moneta da 20 centesimi vale come una casa intera: ecco com’è fatta
L’ultimo furbetto del Cashback scovato a Pavia
Gli episodi dei cosiddetti furbetti, non gettano una luce positiva sulla misura. L’ultimo si è verificato a Mortara in provincia di Pavia. Una persona ha fatto rifornimento per 60 centesimi totali con transazioni da 10 centesimi.
Ma cosa ha spinto questa persona a fare operazioni da pochi centesimi alla volta? Come abbiamo precedentemete spiegato, il programma si regola sulla base del numero delle transazioni effettuate. Quindi, più transazioni si effettuano, più possibilità si hanno di ottenere il rimborso.
Il propagarsi di atteggiamenti simili dei cittadini a posto sul tavolo della politica l’ipotesi di porre un limite temporale alle transazioni da effettuare durante la giornata. Inoltre si pensa di far partecipare al bonus soltanto le transazioni al di sopra di una certa soglia.
La questione risulta essere abbastanza delicata. Non è semplice modificare o addirittura interrompere una misura gradita a milioni di italiani. Gli iscritti infatti sono più di 4 milioni. Forse ci sarà la possibilità di una norma all’interno del decreto Recovery, il super decreto di accompagnamento al Recovery plan.