Meghan Markle e la dieta che gli ha cambiato la vita | Ecco come funziona

Meghan Markle, bellissima ed celebre attrice, rivela una particolare dieta “amica del pianeta”: Ecco di che si tratta

Meghan Markle

Flexitarian Diet, ecco il nome della nuovissima dieta di Meghan Markle. La dieta avrebbe procurato alla formosa e sexy attrice un fisico ancor più accattivante. Non solo, sembra che questa originalissima dieta sia, per cosi dire, amica del pianeta.

La Flexitarian Diet è il regime alimentare seguito dall’ex attrice della celeberrima serie tv Suits, l’ invito a seguire una dieta che ha donato alla bella Meghan la sua forma invidiabile da red carpet,non poteva che riscuotere un enorme successo.

In italiano, il nome di questa miracolosa dieta sta a significate “dieta vegetariana flessibile” ma andiamo per ordine e vediamo di cosa si tratta nel dettaglio e come funziona.

Flexitarian Diet: i dettagli

La Flexitarian Diet ha come caratteristica fondamentale l’utilizzo ricco di elementi vegetali ma,al contrario della dieta vegetariana vera e propria, riesce a far convivere le verdure senza l’esclusione totale delle proteine animali quali carne e pesce.

Dawn Jackson Blatner è il creatore di questa dieta, noto nutrizionista statunitense ha lavorato sul regime alimentare formulando alla fine delle abitudini in tavola che in seguito sono state riprese anche da alcuni dottori. Dando vita ad un libro che porta il medesimo nome:”Flexitarian diet”.

In generale questo stile di alimentazione porterebbe l’individuo a nutrirsi principalmente di cibi vegetali, soprattutto biologici ed a chilometro zero. Accompagnati da proteine, che quindi non vengono del tutto eliminatene alle quali si aggiunge il cosiddetto: “confort food”. Quest’ultimo sarebbe cioè quel cibo che appaga maggiormente il gusto ed un po’ meno il peso. Anche se sembra impossibile è proprio così.

Come funziona

Flexitarian diet

La Flexitarian diet quindi funziona così:  per compensare il 40% del fabbisogno settimanale si farà uso di cibi vegetali. Tra questi si prevede anche l’inclusione di cereali integrali per circa il 20% del fabbisogno, di legumi per circa un buon 15%.

A questo si aggiungono i semi oleosi per appena un 5% e poi un 10% va riservato a uova e latticini, ed il restante 10% resta alla carne ed al pesce. Ma non insegna solamente gli accostamenti più salutari da fare o i prodotti sani da consumare.

Ciò che differenzia la Flexitarian diet dalle altre è proprio questo: il concetto di nutrizione nei panni della soddisfazione del fabbisogno del nostro corpo. Questa dieta contempla infatti, anche quello che si chiama “nutrizione emozionale“.

La dieta non deve quindi essere vissuta come una violenta privazione di certi piaceri ed ecco perché si riserva qualche piccolo spazio per il “confort food”. Ed è qui che entra in gioco la “flessibilità” del regime alimentare.

C’è spazio anche per una personalizzazione che si basa principalmente sullo stile di vita, le abitudini ed i soliti parametri come età, sesso, struttura fisica e così via.

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Menù

In linea generale è quindi impossibile dare un unico menù, si possono dare due profili per dare un’idea di fondo:

  • Coloro che hanno poco tempo da dedicare alla dieta dovranno iniziare con una colazione energetica per esempio con yogurt, marmellata, frutta o cereali. Lo snack sarà monodose e veloce (con frutta preferibilmente), pranzo a base di verdure, a merenda gallette e verdure e per cena, due piatti vegetariani completi.
  • Per gli studenti o coloro che  lavorano da freelance e quindi spendono molto tempo in casa, la dieta prevede una colazione a base di cornetti e spremute d’arancia mentre per spuntino, solo bevande come il tè. Pranzo a base di proteine e fibre e per la merenda pomeridiana, un po’ di “confort food” come gelato o cioccolato fondente ma senza esagerare. A cena, vegetali.
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