Giò Sada ha vinto l’edizione del 2015 di X-factor ma non ha spiccato il volo. Ecco che fine ha fatto il cantante.
Giovanni Sada, cantante vincitore della nona edizione di X-factor del 2015 è un cantautore, attore e musicista italiano. Il suo talento proviene proprio dalla sua famiglia, in quanto sua mamma era una ballerina e musicista, mentre suo papà era un chitarrista e un cantante.
Il successo del cantante comincia nel 2007 quando entra a far parte di un gruppo punk rock esibendosi live sia in Italia che in altri paesi d’Europa. Nel 2011, quando il cantante partecipa a SanremoSocial con il pezzo Salviamoci, tenta l’approdo sulla scena.
Tanti sono stati i successi di Giò Sada, in quanto ha inciso numerosi album e ha collaborato con numerosi cantanti e rapper. Oltre alla sua passione per la musica, il cantante ha lavorato anche come attore teatrale, partecipando anche in un film indipendente come protagonista.
Nel 2015, partecipa alle audizione di X-factor riuscendo ad accedere e a conquistarsi anche la vittoria presentando l’inedito Il rimpianto di te raggiungendo, con il brano, il sesto posto dei brani più venduti della classifica FMI. Ogni esibizione conquista il pubblico, con la sua voce calda e una capacità di stare sul palco.
Il suo album di successo è GioSada, dove ha collaborato anche Fedez e J-ax nel brano Comunisti con il Rolex. Ma il talento di Giò Sada è vivo anche se il cantautore oggi è un po’ diverso sulla scena.
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Giò Sada da X-factor a oggi
Dall’esperienza di X-factor sono passati alcuni anni, e, il cantante non ha mai smesso di lavorare con la musica per realizzare il sogno di vivere con essa. Nel 2016 ha pubblicato un altro singolo Volando al Contrario, utilizzato anche per intitolare il suo album commercializzato proprio nel settembre dello stesso. Nel 2019, il cantante ha deciso di dar vita ad un nuovo progetto, utilizzando però un altro nome: Gulliver. Con il nuovo nome, vediamo un nuovo GiòSada, rispetto al talent, passando da una versione punk iniziale ad una mainstream, fino ad oggi ad una delicata, con un sottofondo di percussioni elettroniche al crescere delle melodie e pianoforte.
Racconta il cambio nome come un viaggio mentale e non fisico che, con il suo disco che ha spostato la sua zona confort. Una sorta di avventuriero che si lancia in un nuovo mondo alla scoperta di nuovi generi con lo sguardo verso il nuovo e allontanando i pregiudizi.