Con un post instagram molto accurato, la presentatrice denuncia la tragica situazione ancora non superata del nostro amato paese
Un’intervista dai toni taglienti quella della conduttrice Caterina Balivo, che si sfoga sulla rivista “F” sulla situazione delle donne in Italia rispetto a molti fattori sociali e lavorativi.
La Balivo infatti denuncia la situazione di disagio che molte donne passano costantemente nel lavoro, dove la differenza con gli uomini si fa sentire ed è sempre più forte ed incontrollata.
Parla anche del marito, lo uniforma a questa tipologia di pensiero “maschilista”, ma non troppo, dove ad avviso della Balivo uomini e donne non dovrebbero avere differenti ruoli o differenti mentalità.
Il lungo post Instagram, monito di denuncia
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Nel post la Balivo non ha peli sulla lingua e parla di una remissione delle donne rispetto a tutto ciò che accade a causa dell’attuale situazione sanitaria e dell’emergenza coronavirus:
“Le donne hanno pagato il prezzo più alto. E’ un dato di fatto. Se non si parte dal fatto che la donna deve avere le armi per tenersi il lavoro, di cosa parliamo? Vogliamo una donna presidente della Repubblica? Pensiamo prima a garantire alla donna il diritto di lavorare serena. Diamo la vita, siamo le custodi del futuro dell’umanità: metteteci in condizione di non avere l’esaurimento. Asili nido gratuiti, scuole a tempo pieno. Cose banali, che nessuno fa.”
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Non manca la “tirata di orecchie” al marito
Caterina non le manda a dire neanche al marito Guido Maria Brera, con il quale la donna ha avuto due figli (un terzo lo aveva avuto da un matrimonio precedente).
Infatti nell’intervista Caterina parla anche della mentalità che il marito ha nei suoi confronti e che dovrebbe essere assolutamente cambiata:
“Mi chieda se mio marito è maschilista: la risposta è no. Ma mi chieda se si scoccia quando il sabato sto tre ore al telefono per lavoro, mentre lui se ha impegni nel fine settimana esce e neppure avvisa: la risposta è sì. Mi chieda se va ai colloqui con i maestri: la risposta è mai. La verità è che anche i migliori sono uomini moderni ma maschilisti. Il prossimo step è avere uomini moderni e basta: io insegno a mio figlio che il padre dovrebbe occuparsi di lui esattamente come la madre“