La sospensione di un lotto del vaccino Astrazeneca in Italia ha provocato scalpore tra gli italiani, ma la comunità scientifica invita a restare cauti.
Ieri la Danimarca ha sospeso le somministrazioni del vaccino Astrazeneca per precauzione. Il motivo risiede in alcune segnalazioni di coaguli di sangue tra le persone vaccinate, anche se specificano che al momento non è stata trovata alcuna correlazione tra le due cose. In Danimarca la sospensione è prevista fino al 22 Marzo 2021.
Poco dopo seguono la stessa decisione Norvegia, Islanda e anche in Italia. Nel nostro paese ci sarebbe il caso della morte sospetta di un militare in Sicilia deceduto per arresto cardiaco poco dopo aver avuto la dose di vaccino. Il Premier Draghi ha chiamato subito la Presidente della Commissione Europa, Ursula Von der Leyen, che ha rassicurato dicendo che sono in corso ulteriori indagini da parte dell’EMA. In Italia l’AIFA invita a non creare inutili allarmismi, perché sarebbe disastroso annullare la campagna vaccinazioni. I rischi del vaccino non ne compromettono il valore.
Infettivologo: “Clamorosa bufala e preoccupazioni inutili sul vaccino Astrazeneca”
Intervistato durante il programma Monitor in onda su una emittente sarda, il professore Massimo Galli ha invitato gli italiani a mantenere la calma. Egli ha commentato la notizia della sospensione del lotto Astrazeneca dicendo che rischia di essere una clamorosa bufala e di creare danni senza motivo.
Ad ogni modo, il dottore sostiene che sia giusto avviare le indagini in merito, ma bloccare le dosi provoca soltanto ritardi inutili per l’intero paese. Ha poi chiarito che per tutti i vaccini esiste un fenomeno chiamato rumore di fondo che indica i rischi che una persona continua a correre a prescindere dalla ricezione del vaccino.
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Galli: “Ragionevole chiudere le scuole”
Massimo Galli è intervenuto anche sull’argomento scuole. L’avanzare della variante inglese ha portato l’Italia nel pieno della terza ondata, per questo motivo considera ragionevole averle chiuse. La capacità di trasmissione della variante è superiore del 35-40% rispetto al ceppo originale. Questo significa che si insidia più facilmente tra i banchi di scuola.
Bambini e ragazzi sono più a rischio ora rispetto alle precedenti ondate e hanno più probabilità di contagiare anziani e persone fragili. Per tale ragione chiudere le scuole è stato un atto sensato e sostenere il contrario è puramente ideologico. Gli ambienti scolastici per ovvi motivi non possono essere considerati luoghi sicuri e, secondo l’infettivologo, è stata presa la decisione giusta.