Il leader della Lega è favorevole alle riaperture nelle aree con minore rischio. Il 7 aprile la data indicata per ripartire

Pur ammettendo di non avere dati scientifici, Matteo Salvini, durante una diretta Facebook, ha dichiarato di essere favorevole alle riaperture. Nello specifico, parla di far ripartire le attività nelle aree, come la Sardegna e altre province, dove non si registra nessuna pressione ospedaliera. E’ favorevole ad intervenire nelle aree maggiormente a rischio “in maniera tempestiva e chirurgica” ma assolutamente contrario ad un lockdown nazionale.

Insomma, Salvini ritiene che in questa delicata fase della pandemia, si debbano gestire le urgenze con velocità, senza però uniformare i provvedimenti su tutto il territorio nazionale. La chiusura del Paese sarebbe “punitiva“, ci sono aree che non necessitano di misure restrittive, continua così nel suo intervento.

Bisogna diffondere “segnali di speranza“, ha aggiunto, “come ha fatto il ministro della Cultura Dario Franceschini proponendo l’apertura di cinema e teatri per fine marzo”. Continua ribadendo la strategia della Lega basata su tre punti: vaccini, terapie domiciliari e rimborsi. L’obiettivo è di tornare a vivere dopo Pasqua, superando il mese di marzo nel quale gli investimenti di denaro e l’approvvigionamento dei vaccini restano la priorità.

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Salvini sfavorevole alla chiusura nei weekend

“Nei weekend servono maggiori controlli e non le chiusure”, Salvini non è favorevole a quanto invece richiesto ieri dal Cts al governo. Il Comitato, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva infatti chiesto maggiori strette nei fine settimana. Tutto il terrirorio nazionale colorato interamente di rosso. A tal riguardo oggi alle 17 dovrebbe riunirsi la cabina di regia, al vaglio nuovi provvedimenti restrittivi per la lotta alla pandemia. Alla riunione parteciperà il premier Mario Draghi e un esponente per ogni forza di maggioranza. Le valutazioni saranno poi comunicate alle Regioni per una totale condivisione.

Salvini nelle sua intervista ha ribadito l’interesse a mettere in campo una serie di azioni, determinanti, per la lotta al Corona-virus. L’Avvio di una produzione nazionale di vaccini in Italia, l’acquisto e la produzione di vaccini all’estero. Ancora, i rimborsi immediati per coloro che aspettano da mesi, la pace fiscale e il taglio di 50 milioni di cartelle esattoriali. Il leader della Lega ritiene inoltre opportuno “lavorare stringendo i denti a marzo” per poter arrivare alla rinascita dopo le festività di Pasqua.