Dopo l’addio di Zingaretti nel Partito Democratico si sta facendo avanti sempre di più l’ipotesi di una figura di spicco al comando, già nota ai cittadini.
Le dimissioni di Nicola Zingaretti hanno lasciato un grande vuoto nel Partito Democratico. L’ex Segretario sembra irremovibile sulla sua scelta di abbandonare la carica e non vuole tornare sui suoi passi. Per questo motivo, si sta pensando a una figura di successore.
Sono molti i nomi che girano in questo momento, ma al momento nessuna decisione è stata presa. Si aspetta l’Assemblea nazionale del PD prevista in questo weekend per il nome ufficiale, anche se non si esclude un possibile slittamento.
La necessità di trovare una persona che stia a capo del PD almeno un anno, come auspicato da Dario Franceschini, può trovare il suo identikit perfetto nella figura di Enrico Letta. Visto che non c’è bisogno di un reggente provvisorio, l’ex Presidente del Consiglio sembra incarnare tutti i valori del partito per diventare il prossimo leader.
Letta nel 2009 fu nominato vicesegretario del PD, dopo aver sostenuto Pier Luigi Bersani. Dal 2013 fino al 2014 diventa Premier grazie alla nomina dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Nel 2016 ha ricevuto l’onorificenza di Commendatore della Legion d’onore. Particolarmente attivo anche nel campo della ricerca, il passato di Enrico Letta parla chiaro. Per questo motivo sembra perfetto per ricoprire la carica di nuovo Segretario del Partito Democratico.
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Nonostante si stia prefigurando il nome di Letta come nuovo leader PD, la verità è che un nome certo non c’è ancora e il totonomi continua. L’ex Segretario, non avendo scelto il suo successore, ha delegato ai suoi colleghi di partito la decisione, non ostacolandone l’attuazione. Il vicesegretario Orlando punta su Anna Finocchiaro o Giuseppe Provenzano.
Franceschini, invece, aveva avanzato l’ipotesi di Piero Fassino o Roberta Pinotti. Un altro nome che sta girando nelle ultime ore è quello di Roberto Gualtieri, ex Ministro dell’Economia. Insomma, un vero e proprio caos nel Partito Democratico che attualmente sembra il partito più debole all’interno della maggioranza al Governo. Tuttavia, Zingaretti invita a smetterla con sterili polemiche e a concentrarsi sul futuro del suo partito.
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