Vaccini, si accelera dopo Pasqua: si sfrutteranno due punti strategici

In questi giorni si sta mettendo a punto la nuova campagna vaccinale che ha l’obiettivo di velocizzare i tempi di attesa e fare in modo che si coinvolga il maggior numero possibile di persone. Vediamo nel dettaglio come. 

vaccini coronavirus (web source)
vaccini coronavirus (web source)

La campagna vaccinazioni in Italia procede a rilento, per questo il Premier Mario Draghi sa pensando di attuare misure per accelerare. Mentre si pensa alla possibilità di chiudere tutto il territorio italiano per un lockdown nazionale di circa tre settimane, il nuovo Presidente del Consiglio ha tenuto un incontro con Curcio, il nuovo Capo della Protezione Civile, e Figliuolo, il nuovo Commissario Straordinario per l’emergenza coronavirus.

I punti salienti su cui si sono concentrati sono due: trovare luoghi accessibili ai cittadini per velocizzare la campagna vaccinale e migliorare il sistema di prenotazioni in concordanza con le ASL, che in alcune regioni stanno incontrando molte difficoltà.

Vaccini anti Covid-19: parcheggi e caserme per velocizzare

coronavirus vaccini (web source)
coronavirus vaccini (web source)

Come affermato dal Ministro della Salute Speranza, l’obiettivo è quello di vaccinare tutti entro la prossima estate. Per fare ciò, bisogna arrivare a iniettare 500 mila dosi al giorno e trovare posti alternativi ai presidi ospedalieri già in affanno in questo periodo.

Draghi sulla scia del modello inglese da cui sta prendendo ispirazione ha pensato di adibire parcheggi e palestre come centri vaccinali. Nel primo caso, i parcheggi sono già usati in alcune regioni per fare il tampone in modalità drive-in. Nel secondo caso, le palestre, ormai chiuse da fine estate dal Governo precedente, troverebbero una utilità in attesa di essere riaperte. Ma non è tutto, Draghi sta pensando di adibire anche le caserme di polizia, carabinieri e vigili del fuoco a centri vaccinali grazie all’aiuto dei volontari della Protezione Civile.

In questo modo si dice definitivamente addio alle primule pensate durante il Governo Conte. Ora il Premier pensa e agisce in maniera più pragmatica, ma resta il problema della mancanza di personale sanitario che si dovrebbe occupare di somministrare le dosi. Per tale ragione, si sta pensando di coinvolgere medici di base, pediatri, infermieri e volontari della Protezione Civile.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Caos vaccini, l’Australia si allea con altri paesi per pressare l’UE

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Astrazeneca, arriva il via libera: come cambia la strategia sui vaccini

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —> Draghi si impone sui vaccini, ora l’Italia avrà più peso in UE?

Campagna vaccinazioni: il coinvolgimento di Poste Italiane

vaccini coronavirus (web source)
vaccino coronavirus (web source)

Nell’accelerazione della campagna vaccinale Poste Italiane gioca un ruolo fondamentale. Una delle falle riscontrate in questa prima fase è proprio la difficoltà e i ritardi burocratici causati dai sistemi di prenotazioni in alcune regioni. Per questo si è pensato a una piattaforma univoca valida in tutta Italia.

A metterla a punto ci ha pensato Poste Italiane, che in questo modo convocherebbe le persone prossime alla vaccinazione tramite un SMS. Attualmente soltanto sei regioni che usano la piattaforma. Si tratta di Sicilia, Calabria, Marche, Abruzzo, Basilicata e Lombardia. Grazie a Poste Italiane, le convocazioni avverrebbero in ordine alfabetico seguendo gli elenchi messi a disposizione dalle ASL.

I sistemi di prenotazione sono quattro: tramite call center, online sul sito web, ai Postamat grazie all’inserimento della tessera sanitaria e sul palmare del postino. Tutte le modalità sono completamente gratuite.

Gestione cookie