L’Australia, dopo il blocco dell’export di vaccini, ha deciso di allearsi con altri paesi per far valere il suo diritto di ricevere le dosi richieste.
La settimana scorsa il Premier Mario Draghi ha attuato il blocco (del tutto legale) dell’export di 250 mila dosi di vaccini destinati all’Australia. Le motivazioni dietro questa scelta sono la poca reperibilità delle dosi in Italia e il fatto che la casa farmaceutica in questione, Astrazeneca, sia venuta meno ai patti prestabiliti causando numerosi ritardi nella consegna.
L’Italia è attualmente indietro con il piano vaccinazioni. Ad oggi stanno ricevendo il vaccino, oltre al personale sanitario, gli over 80 e il personale scolastico, in alcune regioni anche le forze dell’ordine, tutti su base volontaria. Ma nella tabella di marcia il nostro paese risulta essere molto indietro rispetto ai piani.
Vaccini: Australia non ci sta e si allea con altri paesi
Le polemiche attorno a Astrazeneca non accennano a finire. Prima i ritardi, ora si è resa protagonista di una faida istituzionale che coinvolge paesi di tutto il mondo. Infatti, il Ministro del Commercio australiano Dan Tehan, dopo la soffiata della scorsa settimana, ha intenzione di allearsi con altri paesi contro l’Europa.
Il Ministro ha annunciato di essere in contatto con Canada, Giappone, Nuova Zelanda e anche la Norvegia (che fa parte dell’UE) per fare in modo che non ci siano più blocchi da parte di uno Stato Membro europeo. Inoltre, ha chiesto alla Commissione Europea di rivedere la decisione, ma l’Europa non accenna a fare nessun passo indietro. Nel frattempo, l’Australia si sta mobilitando per accelerare la produzione locale.
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Vaccinazioni anti Covid-19: Francia pronta a imitare l’Italia
La Francia è pronta a imitare l’Italia bloccando dosi di vaccini utili a contrastare l’epidemia. Lo ha annunciato il Ministro della Salute francese Oliver Veran. Il Paese oltralpe è agli ultimi posti nella classifica europea delle vaccinazioni. Il motivo, però, risiede anche nel fatto che molti infermieri e medici hanno deciso di non farsi vaccinare per protesta.
Solo un componente su tre del personale sanitario è vaccinato. E infatti, Veran sta pensando di renderlo obbligatorio, visto l’incedere delle varianti che mandano in affanno gli ospedali saturi di pazienti ricoverati. Medici e infermieri francesi sono furiosi per i continui tagli alla Sanità pubblica, che ora sta causando l’intasamento delle terapie intensive per mancanza di risorse adeguate.