Rompe il silenzio Stefano Bonaccini sulle dimissioni del segretario del PD Nicola Zingaretti. Ecco la sua reazione
La notizia delle dimissioni di Zingaretti continua a scuotere il Pd a cui sono seguite numerose dichiarazioni dei suoi maggiori esponenti. Si è fatta attendere la reazione del presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che dopo un silenzio “rumoroso”, ha lasciato le sue dichiarazioni.
Ha commentato l’uscita del segretario dal partito come una decisione che “va rispettata” ma che a suo dire “è sbagliata“. Anche Bonaccini si è affidato ai social per chiarire la sua posizione su quanto sta accadendo nel suo partito, scrivendo sul suo profilo Facebook. Ha voluto inoltre ribadire che il Pd è il suo partito e di non appartenere a nessuna corrente.
Ha ripercorso il suo rapporto con Zingaretti: “ci conosciamo fin da quando eravamo ragazzi” e aggiunge di aver votato per lui all’ultimo congresso. Riconosce il sostegno che il segretario gli ha offerto nella rielezione a presidente dell’Emilia-Romagna. Insomma, la fiducia di Bonaccini nei confronti del segretario Zingaretti c’è sempre stata e resta immutata, nonostante la decisione di lasciare.
Il suo rammarico però è sul Pd che in tempo di pandemia fa parlare di sé, quando non dovrebbe essere cosi. Il momento storico particolarmente difficile impone l’attenzione su altri problemi molto più importanti come l’arrivo di meno vaccini del previsto, mentre i contagi crescono. Bonaccini nella sua dichiarazione pensa alle famiglie in difficoltà alle persone che perdono il lavoro e le imprese che rischiano la chiusura.
Racconta di ricevere ogni giorno centinaia di messaggi che parlano di problemi e drammi a cui un partito, il Pd, dovrebbe dare ascolto trovando le soluzioni piuttosto che far parlare delle sue crisi interne. Continua dicendo che una classe dirigente è tale se è compatta e prende decisioni per il bene del Paese.
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Sarà Bonaccini l’erede di Zingaretti?
Anche se Bonaccini ha già smentito la sua appartenenza ad alcuna corrente politica, un argomento caldo sembra essere quello delle fazioni all’interno del Pd, soprattutto quelle contrarie a Nicola Zingaretti. Molti invece nel partito indicano proprio Bonaccini come l’erede più accreditato al ruolo di segretario del Pd.
Viene infatti indicato come l’unico in grado di concretizzare una vittoria contro il centrodestra a trazione leghista. Soprattutto dopo essere riuscito senza alcuna alleanza a rivincere le elezioni regionali. Da giorni, queste sono le indiscrezioni che girano dentro e fuori i “palazzi del potere”. Sebrano confermare la volontà del Pd di mettere in atto un’operazione politica capace di portare al riassorbimento nel partito degli scissionisti di Italia Viva.