Andrea Bocelli è un personaggio amatissimo dal pubblico. Il suo primogenito però non ha voluto seguire le sue orme a livello professionale.
Andrea Bocelli è un personaggio dotato di grandissimo talento. Questo è stato contraddistinto da una voglia di raccogliere emozioni e dare al pubblico la forza di credere nei propri sogni. I suoi gesti sono sempre stati apprezzati da un pubblico in grado di cogliere tutte le sfumature della sua arte.
Grazie alla sua personalità ha raccolto grandi successi ed è riuscito a sopperire anche a quel deficit che gli ha dato madre natura. Andrea nonostante sia non vedente è riuscito a superare gli ostacoli grazie al suo talento e a quel qualcosa in più che gli è stato donato laddove prima qualcosa gli era stato tolto.
La sua carriera arriva un po’ per caso. Si presenta a un’audizione di Zucchero nel 1992 che cercava persone per cantare Miserere pensata per Luciano Pavarotti. Da lì si alternano emozioni straordinarie lungo il tempo e che perdurano ancora oggi.
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Nel 1992 si è sposato con Enrica Cenzatti e i due hanno avuto due figli cioè Amos del 1995 e Matteo del 1997.
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Amos, figlio di Andrea Bocelli e ingegnere aerospaziale: ecco chi è
Il primogenito di Andrea Bocelli, Amos, nacque il 22 febbraio del 1995. Sappiamo pochissimo della sua vita privata anche perché il ragazzo ha deciso di non gettarsi nella carriera della musica e nel mondo dello spettacolo, prendendo un percorso del tutto diverso da quello del padre.
Dopo essersi laureato in ingegneria aerospaziale all’Università degli Studi di Pisa è riuscito a raggiungere dei traguardi molto importanti. Affascinato dalla figura del padre, a differenza di suo fratello Matteo, lo ha anche lui aiutato ma non ne ha preso le orme. Collabora con la fondazione del padre e molto spesso lo affianca ma non per cantare.
Le sue parole sono splendide: “È bello sentire che tante persone gli vogliano bene. Ed è bello, tutto sommato, vedere le reazioni di stupore, quando qualcuno scopre che sono suo figlio. Ricordo che, qualche anno fa, quando organizzavo delle feste in casa, se mio padre faceva capolino, notavo che gli amici sulle prime si irrigidivano.”
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Ha aggiunto a Rolling Stones: “Poi però lui iniziava a fare public relation in prima persona, e allora il clima si stemperava, diventavano tutti più spigliati, e alla fine mi dicevano: “Però, il tuo babbo è proprio ganzo”.