I dati dell’Istat riguardante il mondo dell’immobiliare riporta un vero e proprio crollo percentuale su compravendita e mutui: i dettagli.
Il settore immobiliare non poteva che subire un arresto nell’anno della pandemia che ha dato una sterzata completamente negativa all’economia italiana. I numeri infatti parlano chiara e c’è stato un vero crollo delle percentuali di compravendite e mutui immobiliari.
Una difficoltà grande nell’imbastire un commercio già di sé oneroso e che di conseguenza è divenuto impossibile da gestire con l’espandersi del contagio da Coronavirus in tutta la penisola. Andiamo quindi a scoprire i dati resi noti dall’Istat sul caso in questione.
Partiamo col riferire che le flessioni sono state notevoli sulla compravendita immobiliare durante la prima metà dell’anno 2020. Il totale delle convenzioni ammonta infatti a 157.126 nel I trimestre con un -17,9% rispetto agli ultimi tre mesi del 2019 e il -17,7% sulla base annua.
Un calo che potremmo riferire che è stato generalizzato su tutto il Paese. La diminuizione tendenziale osservata nel secondo trimestre riguarda infatti l’intera penisola, da nord a sud, sia per l’aspetto abitativo che economico. Andando in ogni caso ad analizzare le compravendite immobiliari sul settore economico, l’analisi Istat rivela che al Nord c’è stato un calo del 39,9% per il Nord-ovest mentre nella zona est del 31,9%. Al Sud invece del 38% e di un punto percentuale in più al centro.
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Andando a leggere le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni, si legge come la costituzione di ipoteca immobiliare segni un -11,5% rispetto al trimestre precedente e un -20,9% su base annua.
“L’indice destagionalizzato dei mutui accelera il calo già rilevato nel primo trimestre. Il declino delle convenzioni di compravendite e di mutui, registrato nei primi due trimestri del 2020, va letto tenendo conto delle misure adottate per il contenimento del Covid-19, a partire dal mese di marzo”: così nel commentare i dati l’Istat che fa sapere come ci potrebbe essere una ripresa a partire dall’anno corrente.
“Tre elementi fanno propendere positivamente per il nuovo anno: maggiori risorse disponibili nel 2021 grazie al risparmio di 126 miliardi in più rispetto al 2019. Una nuova attenzione verso la casa, infine mutui con tassi così bassi”: lo afferma Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it. Insomma, dopo il tracollo, si spera in una forte ripresa che possa permettere al mercato immobiliare di rifarsi nei prossimi mesi.
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