A pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo DPCM firmato dal Governo Draghi, ecco che il nuovo Premier sta già pensando a nuove misure restrittive da adottare in tutta Italia.
Lo scorso 6 Marzo 2021 è entrato in vigore il nuovo DPCM fino al 6 Aprile 2021, ma qualcosa sembra già cambiare. Il Premier ha intenzione, infatti, di apportare delle modifiche vista l’incessante cavalcata del virus e delle sue varianti che in Italia sta letteralmente mettendo in ginocchio la sanità.
Il nuovo DPCM attualmente in vigore prevede nuove regole. Innanzitutto, la chiusura di saloni di parrucchieri e centri estetici in zona rossa. Dad obbligatoria in zona rossa per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Poi, dal 27 Marzo in zona gialla è consentita l’apertura di musei, teatri e luoghi di cultura rispettando sempre il distanziamento e l’obbligo di mascherina, anche nei giorni festivi. Inoltre, cambiano anche le regole per le visite a parenti ed amici. Non sono consentite in zona rossa, in zona arancione, invece, sì, ma solo se residenti nello stesso comune e al massimo due persone.
Ipotesi lockdown totale
La situazione epidemiologica preoccupa il Premier Draghi, che a pochi giorni dall’entrata in vigore del nuovo DPCM, ha già intenzione di apportare modifiche. Entro il fine settimana prossimo nuove regioni potrebbero entrare in zona rossa, ma non basterebbe a fermare l’avanzare del virus. Per questo motivo si sta pensando a una decisione drastica, anche se molti partiti come Italia Viva, Lega e Fratelli d’Italia non sono d’accordo.
Si sta pensando, quindi, di attuare misure simili a quelle attuate durante il periodo di Natale: lockdown nei weekend su tutto il territorio nazionale, il coprifuoco sarebbe anticipato alle ore 20.00 e i negozi restano chiusi laddove anche le scuole lo sono. Tuttavia, questa ipotesi fa sorgere molti dubbi, per questo il Governo Draghi sta valutando l’ipotesi di un lockdown totale per tre settimane, comprese le scuole. La decisione di far entrare tutta l’Italia in zona rossa verrà presa dal Premier entro il 12 Marzo.
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Campagna vaccinazioni: l’approccio pragmatico
Il Governo Draghi parallelamente all’ipotesi di un lockdown nazionale, sta prendendo delle misure decisive per velocizzare la campagna vaccinale. La decisione di bloccare l’export di 250mila dosi di vaccini anti Covid-19 ha avuto un forte impatto internazionale. Inoltre, sono stati cambiati tutti i membri del team che si occupano della campagna.
Il nuovo Commissario straordinario all’emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, e il nuovo Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, stanno collaborando con il Governo Draghi per centralizzare la gestione delle somministrazioni dei vaccini, affidata alle Regioni. Una soluzione sarebbe usare i drive through utilizzati per effettuare tamponi, anche per la campagna vaccinazioni. L’obiettivo è trasformare caserme e palestre in centri di vaccinazione e, al contempo, si sta cercando di investire in un polo italiano che produca il vaccino sul territorio nazionale.