Figliuolo sarà il nuovo commissario: andiamo a scoprire il suo profilo e soprattutto come cambia la strategia del Governo Draghi.
Il supercommissario Arcuri è stato mandato a casa in seguito alle numerose polemiche sul suo conto. Così che con la venuta del Governo Draghi si è scelto di affidare il ruolo di ‘capo‘ del piano della campagna vaccinale in Italia a Francesco Paolo Figliuolo. Un personaggio che dà più sicurezze al nuovo premier e che sembra poter essere l’uomo pronto a dare una svolta alle politiche del paese.
Chi è Francesco Paolo Figliuolo
Un alto ufficiale dell’Esercito, così si presenta Francesco Paolo Figliuolo, il nuovo commissario per l’emergenza sanitaria. Potentino di nascita, ha una lunga esperienza nelle Forze Armate. Per lui c’è stato l’incarico di Capo Ufficio Generale del Capo di stato Maggiore della Difesa. Dal 7 novembre 2018 ha poi rivestito il comando logistico dell’Esercito.
Per lui le prime esperienze al comando del Gruppo Artiglieria “Aosta” e successivamente comandante dello stesso gruppo negli anni 99/00. Poi conduce l’unità in missione a Kosovo, riuscendo a mettersi in gran risalto. Dal punto di vista internazionale è stato Comandante del contingente nazionale in Afghanistan nell’opreazione Isaf e come Comandante delle Forze Nato in Kosovo. Tante le onorificenze a suo carico, tra cui la decorazione di Cavaliere dell’Ordine militare d’Italia. Scopriamo quale sarà il suo obiettivo da ora in poi.
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Fatto fuori Arcuri: ecco cosa cambia
Arcuri ora rappresenta il passato in Italia che punta su Figliuolo per il prossimo futuro. Il compito primario sarà inevitabilmente accelerare la campagna vaccinale per arrivare prima possibile a una copertura ragionevole della popolazione. Si punta ad una pianificazione meticolosa del piano e soprattutto ad un’ampia collazione con il mondo della ricerca per permettere all’Italia di uscire dall’emergenza. Inoltre, Figliuolo tra i tanti obiettivi ha quello di attivare tutte le strutture ritenute idonee a sostenere il Paese nella lotta alla pandemia.
C’è da sottolineare come l’Esercito abbia contribuito durante l’emergenza sanitaria con l’operazione che consentì il rientro in Italia dei connazionali provenienti da Wuhan. In quel caso fu allestita una struttura per la loro quarantena a Roma. Il Comando logistico ha in parallelo lavorato nella fornitura di dispositivi di protezione individuale. Una sanità militare che ha sostenuto l’Italia fin dai primi giorni dell’emergenza, così da poter instaurare diverse task force sanitarie nei punti critici della penisola negli ultimi mesi.
Una collaborazione che quindi continuerà e si spera possa dare una grande mano nella gestione delle vaccinazioni e dell’emergenza sanitaria da Covid19.