Una frase contenuta nel paracadute del rover Perseverance decifrata dopo sei ore di lungo lavoro: ecco cosa era riportato.
Un messaggio nascosto lasciato dall’ingegnere capo della Nasa, Allen Chen, questo è quanto accaduto su Marte durante l’atterraggio del robot sul pianeta. Si tratta di una vera e propria usanza, con l’episodio verificatosi già nel passato.
Delle parole criptate all’interno del paracadute del rover Perseverance che è stato decifrato in sei ore dagli utenti della Rete internet. Il codice si è reso visibile solo una volta il paracadute si è aperto. Andiamo a scoprire cosa era riportato all’interno e soprattutto il perché di questo particolare gesto.
Cosa è accaduto su Marte
Lo stesso capo ha affermato: “Talvolta lasciamo messaggi nei nostri lavori affinché gli altri li trovino, quindi vi invitiamo a fare un tentativo e a mostrarci quello che sapete fare“. C’è voluto molto impegno per raggiungere l’obiettivo con l’ingegnere Steltzner che ha scritto attraverso Twitter: “Sembra che Internet abbia decifrato il codice in qualcosa come 6 ore! Oh Internet c’è qualcosa che non puoi fare?“.
Per riuscirci è stato necessario un codice binario, un linguaggio formato da due simboli, -0 e 1- in cui sono scritti i programmi per i computer. Gli utenti infatti di Reddit e Twitter si sono accorti che il paracadute avesse all’interno righe bianche e rosse e che ognuno dei cerchi concentrici rappresentasse una parola. Così si è studiato il metodo migliore per poter individuare il significato di quel codice.
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Il messaggio decifrato dalla Nasa
La frase emersa evidenziava queste tre parole: “Osate cose grandiose”. Si tratta del motto utilizzato varie volte nei discorsi degli scienziati della Missione Mars2020 e tratto da un discorso di Roosvelt. Parole che sembravano poter descrivere fin da subito al meglio gli obiettivi di tale missione.
La prima volta che fu pronunciato, era nel 1899 da Roosvelt che affermò: “Molto meglio è osare cose grandiose, conquistare gloriosi trionfi, anche se screziati dall’insuccesso, che entrare nei ranghi dei poveri di spirito che né gioiscono né soffrono molto, perché questi vivono nella grigia penombra che non conosce vittoria e sconfitta”.
Insomma, si è trattato di un grattacapo ben difficile per gli utenti che hanno impiegato numerose ore per decifrare il codice. Ad ogni modo vedremo se anche per le prossime missioni la Nasa istituirà nuovi messaggi da individuare.