C’è attesa sul nuovo Dpcm e si accende lo scontro tra Salvini e Zingaretti sulla possibilità di nuove chiusure per il paese.
Il Dpcm ora in vigore scadrà il prossimo 5 marzo e di conseguenza c’è necessità di disporre un nuovo piano. Sarà il primo decreto firmato dal premier Draghi, chiamato ad arginare l’espandersi del contagio da Coronavirus, ma anche di risponde alle esigenze dei cittadini.
Nuove chiusure sono mal viste dall’intera popolazione che è ormai stremata ad un anno dall’avvio della pandemia. Intanto però, in attesa che venga reso noto il nuovo Dpcm, si accende il contrasto tra Matteo Salvini e Nicola Zingaretti.
L’accusa di Matteo Salvini verso il Governo
Il botta e riposta tra i due arriva in merito all’ipotesi di misure restrittive per l’Italia a partire dal 5 marzo e fino a Pasqua. Una possibilità che il leader della Lega, Matteo Salvini, allontana completamente: “Mi rifiuto di pensare ad altre settimane e altri mesi, addirittura, di chiusura e paura“. Così ha sentenziato mentre però all’esecutivo l’idea è quella di poter istituire proprio restrizioni per evitare l’espandersi del contagio da Covid19.
“Se ci sono delle situazioni a rischio, si intervenga a livello locale. Però parlare già oggi di star chiusi fino a Pasqua non mi sembra rispettoso nei confronti degli italiani – ha continuato – I sindaci di tutta Italia chiedono di riavviare alcune attività economiche che non comportano rischi“. Di conseguenza si è ribadita la necessità di allentamenti e non di strette, ritenute inutili e dannose nell’ottica di una ripartenza economica.
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Zingaretti ed il senso di responsabilità verso gli italiani
Di ben altro parere invece Nicola Zingaretti, leader del Partito Democratico, che prende subito le difese dell’esecutivo e si si schiera contro il leader della Lega: “Vedo che, sulla pandemia Salvini purtroppo continua a sbagliare e rischia di portare fuori strada l’Italia“. Non si ferma però qui la sua risposta, anzi, rincara la dose affermando: “Prima sono state le mascherine, che erano inutili, ora, cavalcando la stanchezza di tutti, si attaccano le regole per la Pasqua“.
Arriva ora quindi la stoccata più forte da parte del democratico: “Quello che è irrispettoso per gli italiani e gli imprenditori è mettere a rischio le loro vite e prolungare all’infinito la pandemia e quindi la possibilità di avere la ripresa economica”. Predica tutt’altra strada quindi auspicando in questo senso “Buon senso e coerenza per avere una linea indicata dal Governo e rispettarla. Così si sta in una maggioranza e si danno certezze alle persone. I problemi si risolvono, non si cavalcano”. Insomma, uno scontro forte che vedremo se porterà risultati a favore di una, o dell’altra ipotesi.
