Giuseppe Remuzzi è la scelta principale del primo ministro, Mario Draghi, per occupare il ruolo di consigliere sanitario.
Il presidente del consiglio, Mario Draghi, predilige per la candidatura da consigliere sanitario il professore Giuseppe Remuzzi. L’idea è quella di avere entro il fine settimana una figura simile a quella ricoperta da Fauci negli Usa.
La linea seguita dal presidente è quella presa anche dalla prima cancelliera tedesca, Angela Merkel, ossia, cercare di intervenire prima che il picco dei contagi torni a salire. Da palazzo Chigi si cerca una soluzione in fretta visto che, molto probabilmente, i contagi da Covid-19 avranno di nuovo il picco massimo verso metà marzo.
Il professor Remuzzi è stato determinante in questo periodo di pandemia nella lotta al virus. Egli stesso ha dichiarato di aver utilizzato una cura che ha azzerato i decessi. Secondo il sottosegretario di stato al ministero della salute , Pierpaolo Sileri: “lo Spallanzani ha promosso in questi giorni il protocollo di Remuzzi. Presto si potrà seguire come linea guida”.
Governo: ‘Il Foglio’, Draghi vuole anche Remuzzi e D’Alberti come consiglieri…
— TV7 (@TV7Benevento) February 25, 2021
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Draghi ammirato della carriera nel campo sanitario di Giuseppe Remuzzi
Dal 2018 il professor Remuzzi, indicato da Mario Draghi per la carica da consigliere sanitario, è Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS. Una volta laureato in medicina e chirurgia a Pavia, si è poi specializzato in Ematologia Clinica e di Laboratorio e in Nefrologia Medica presso l’Università di Milano. Il direttore coordina anche le attività di ricerca della sede di Bergamo nell’Istituto Mario Negri e nel Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare ‘Aldo e Cele Daccò’.
Il nome di Giuseppe Remuzzi è ben noto a livello internazionale, per i molti premi ricevuti e per il suo ruolo avuto nelle riviste scientifiche anglo-americane. Fra le riviste in cui ha pubblicato spiccano i nomi di “The Lancet”, “New England Journal of Medicine”, “American Journal of Kidney Diseases”. Per essere stato uno degli scienziati italiani più citati al mondo della letteratura scientifica, ora è membro del “Gruppo 2003”.