I due conduttori storici di Striscia la Notizia Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti sono amici anche lontano dalle telecamere? La riposta che spiazza.
Sono due dei personaggi più amati di sempre, al centro dell’attenzione ormai da infinito tempo hanno conquistato il pubblico con dei motivetti che sono diventati cult. Addirittura in passato li abbiamo visti recitare in film e cantare, oggi si limitano per lo più alla conduzione.
In Italia la televisione crea dei miti. Le persone associano a dei volti e delle voci la forza di un programma e dunque trasformano questi personaggi in dei veri e propri protagonisti della vita.
Tra i programmi più amati c’è Striscia la Notizia. Sebbene dietro il bancone si siano avvicendati numerosissimi protagonisti anche molto amati, come per esempio Gerry Scotti e Michelle Hunziker o Ficarra e Picone, i due in questione sono i più iconici di sempre.
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Tra di loro sembrava esserci un’amicizia sincera che andava oltre alla semplice trasmissione. Ma in realtà le parole dei due sono veramente spiazzanti.
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Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti: il grande inganno
Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti sono amatissimi. In molti credevano in una loro appassionata amicizia fuori dalla televisione. Anche perché è evidente a tutti la loro grandissima affinità dal punto di vista della comicità.
Enzo Iacchetti parlò in maniera molto chiara. Questi spiegò: “Non ho amici nel mio ambienti di lavoro. Ho amici che fanno gli idraulici, i meccanici, qualcuno il dentista e uno il commercialista.”
Risulta impossibile non pensare subito al suo grande amico Ezio che nel tempo ha dimostrato di essere persona straordinaria e di grande intelligenza, ma che probabilmente con lui ha un solo rapporto lavorativo.
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Certo le sue parole non sono di odio nei confronti del collega, anzi: “Io e lui amici? Direi più compagni di banco. Quando ci troviamo, è come avere un tacito accordo di ottima convivenza. Quando siamo in onda, usciamo a cena insieme qualche volta, qualche messaggi. Lui mi chiama un mese prima e mi dice ‘Auguri socio” e io faccio la stessa cosa. Il suo compleanno è il 6 giugno e io lo chiamo ad aprile per fargli gli auguri. Poi per il resto siamo lontani. Comunque gli voglio bene, anche perché mi ha insegnato tantissime cose. Sono contento così.”