Con l’insediamento di Draghi, continuano le consultazioni a Roma, ma intanto Beppe Grillo è protagonista di un autentico colpo di scena.
Si lavora per la formazione del nuovo esecutivo a Roma che possa garantire a Draghi una squadra di governo stabile e soprattutto affidabile. Partite di conseguenza settimana scorsa le consultazioni che vanno avanti ininterrottamente e che stanno coinvolgendo tutti i gruppi politici.
Vi abbiamo parlato della figura del Cavaliere Silvio Berlusconi, ma i colpi di scena non mancano mai tant’è che quest’oggi il grande protagonista è stato Beppe Grillo, del Movimento 5 Stelle. Andiamo a scoprire insieme cosa è accaduto.
L’importanza di raggiungere l’intesa in tempi brevi
Il governo Draghi stenta a prendere il volo, il motivo risiede nella spaccatura riguardante i Pentastellati. Infatti se da una parte c’è chi vuole accodarsi al nuovo esecutivo, dall’altra invece parte del Movimento non appoggia l’ex presidente della Bce. Di conseguenza sono partite le riunioni interne al partito affinché si possa giungere ad un’unica e definitiva decisione.
Così ecco che arriva il nuovo colpo di scena, con Grillo costretto a rinviare il voto degli iscritti su Rousseau per evitare una spaccatura totale. “Aspettiamo a votare che Draghi abbia le idee chiare, un po’ di pazienza. Ho detto ‘no’ alla Lega e lui mi ha risposto: “non lo so, vediamo””: così lo stesso Grillo che naturalmente con le sue parole scatena una vera e propria polemica anche con il leader della Lega, Matteo Salvini.
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Grillo eviterà lo sfascio del Movimento 5 Stelle?
Il rischio è che col voto sulla piattaforma dei 5 Stelle ci possa essere un nuovo e clamoroso ribaltone della posizioni in casa grillina. D’altro canto, dopo le dichiarazioni di Beppe Grillo, è arrivata la pronta replica di Matteo Salvini: “Incredibile Grillo. Noi confermiamo il nostro atteggiamento costruttivo, responsabile, positivo e che ci porta a non parlare di ministeri e a non mettere veti“.
Una confusione quindi totale con al momento il solo Beppe Grillo ad essere baluardo di un Movimento in grande crisi. Né Crimi né gli altri esponenti riescono infatti al momento a garantire la stabilità richiesta e cresce quindi la possibilità di una spaccatura interna che potrebbe dividere le strade di numerosi esponenti del Movimento.