Braccialetti per monitorare i positivi: partita la sperimentazione

La sperimentazione che permetterà di fare un salto in avanti dal punto di vista sanitario con un braccialetto per monitorare i positivi.

L’emergenza sanitaria da Coronavirus sta affliggendo il paese con l’Italia che deve correre ai ripari affinché il contagio non porti a nuove restrizioni da parte del Governo centrale. A tal proposito è partita la sperimentazione con un braccialetto elettronico che ha il difficile compito di monitorare la situazione riguardanti i positivi al Covid19.

La sperimentazione portata avanti

braccialetto anti-covid
braccialetto anti-covid

Si tratta di un sistema davvero unico nel suo genere in Italia con tale braccialetto elettronico che serve a monitorare i pazienti che sono positivi al Coronavirus, i quali sono ricoverati in questo caso in degenza ordinaria. Il progetto in questo caso è partito all’Ospedale Cotugno e coinvolge quindi i pazienti afferenti alla prima divisione e al pronto soccorso.

Una modalità che è stata quindi impiegata per monitorare i pazienti a domicilio in Italia e che risulta quindi uno strumento utile e unico che abbiamo solo nella penisola. Quest’ultimo è stato di conseguenza utilizzato dalla struttura ospedaliera Azienda Ospedaliera dei Colli che per primo ha utilizzato questo particolare dispositivo per i pazienti ricoverati, considerando le difficoltà gestionali dei pazienti Covid.

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Al Cotugno si lavora per il futuro col braccialetto elettronico

bracciale covid elettronico (web source)
bracciale covid elettronico (web source)

Il braccialetto, sperimentato in questo momento dall’Azienda Ospedaliera dei Colli, è uno strumento che può risultare decisivo alla lotta al virus. Parla del braccialetto Maurizio di Mauro: “C’è un kit consegnato. Questo è composto da 2 sensori wireless, un trasmettitore bluetooth e alcune fascette di ricambio. I sensori consentono il monitoraggio non solo della saturazione e della frequenza respiratoria, ma anche dell’indice di perfusione e di altri parametri”.

In seguito ecco che ha specificato: I dati sono trasmessi su una piattaforma sicura che viene controllata h24 da personale dedicato e adeguatamente formato. Consente agli operatori di gestire da remoto il paziente, garantendo un intervento tempestivo, qualora i parametri dovessero modificarsi in maniera improvvisa”.

“Questa tecnologia su questa tipologia di pazienti perché per quelli in sub intensiva ed in intensiva già è previsto il monitoraggio costante dei parametri”: chiude così lo stesso primario.

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