Le difficoltà nel formare il nuovo esecutivo non ferma i sindacati che sono decisi nella propria intenzione: “Bloccare i licenziamenti”.
Il nuovo presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, ha dato il via alle consultazioni a Roma. La squadra politica si sta quindi pian piano formando, con tante difficoltà per l’ex presidente della Bce. In seguito agli incontri con le maggiori politiche, ecco che oggi ha avuto un confronto con le parti sociali.
Da questa nuova consultazione, numerose sono state le tematiche affrontate soprattutto dalle sigle sindacali che hanno fatto emergere alcune delle problematiche attuali per gli italiani e per i lavoratori.
Il Governo ed i sindacati a confronto a Roma
Draghi ha più ascoltato che parlato: ciò hanno fatto sapere le stesse sigle sindacali sottolineando che il neo premier “non ha preso alcun impegno”. Si è infatti parlato con particolare attenzione sul turismo, definita ‘industria sulla quale investire’.
“Abbiamo illustrato al professor Draghi quelle che per noi sono le priorità da affrontare. Ci sono alcuni temi emergenziali“: queste sono le parole della segretaria della Cisl, Furlan. L’obiettivo è dare maggiore attenzione ai lavoratori, sostenere in questo caso le imprese: “Ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare finalmente le politiche attive”.
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Il parere forte delle sigle sindacali contro i licenziamenti
“Ci sono centinaia di migliaia di posti in meno, soprattutto donne e giovani, e abbiamo chiesto che la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid siano assolutamente confermati, con il sostegno alle imprese”: così Annamaria Furlan, la quale chiede di conseguenza che il Governo centrale si adoperi affinché non ci sia nessun licenziamento nei prossimi mesi.
“Il primo tema che abbiamo indicato è il fatto, una novità, che le parti sociali siano coinvolte nella fase di istituzione di un nuovo governo, non succedeva da tempo, se mai è successo in passato”: rincara invece la dose il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro dei sindacati con il premier incaricato Mario Draghi. Sono state quindi chieste maggiori garanzie affinché si possa garantire alla popolazione di non avere problematiche dal punto di vista lavorativo nei prossimi mesi. Una necessità per non aggravare una situazione già disagiata in Italia.