In seguito all’investitura di Mattarella, per Fico sono iniziate le consultazioni con la necessità di trovare un’intesa in tempi brevi.
Oggi il secondo giorno di consultazioni per Roberto Fico, presidente della Camera al quale è stato affidato il mandato esplorativo. Mattarella ha scelto di puntare su di lui per provare a trovare un’intesa e far si che si possa continuare a lavorare con Conte al ‘comando dell’Italia‘.
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Andiamo a scoprire di conseguenza cosa è accaduto nella giornata odierna con la necessità per il presidente della Camera d’interfacciarsi con i capo gruppi per far fronte comune contro l’emergenza economica e sanitaria.
La ricerca della maggioranza al centro del dibattito
Il primo ad esporsi è stato Luigi Di Maio, ministro degli Esteri, il quale ha manifestato la necessità di comporre il governo in tempi rapidi: “Serve un esecutivo forte. Noi agli occhi del mondo appariamo deboli. O ci mettiamo in testa che dobbiamo ripartire in fretta con un nuovo governo puntando a sfruttare al meglio i 209 miliardi del Recovery oppure le future generazioni piangeranno le follie della nostra politica”.
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Nell’avvio delle consultazioni, tra i primi ad interfacciarsi con Fico troviamo il capogruppo del Misto al Senato De Petris: “Abbiamo indicato il nome di Conte come unica guida possibile del prossimo governo“.
Parole di fiducia, nonostante ci sia bisogno di un accordo forte ed a lungo termine: “Dovrà assicurare una continuità con il governo uscente. Bene il patto di legislatura, ma il patto è strettamente collegato all’indicazione per Conte”. Dello stesso parere anche il deputato Antonio Tasso, esponente del Maie alla Camera.
Bruno Tabacci, in rappresentanza di Centro Democratico – Italiani in Europa, ha dato parere favorevole alla continuità del progetto Conte per ripartire dal punto di vista economico. Insomma, per Fico domani continueranno le consultazioni, ma le prime impressioni sono positive affinché si eviti il voto.
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Dopo il blackout causato da Renzi, c’è ottimismo per il futuro
Si è espresso anche Gianclaudio Bressa, in rappresentanza del gruppo parlamentare per le Autonomie, al Senato, dopo la consultazione a Montecitorio. Se Renzi aveva creato un certo panico attorno alla figura del premier Conte, ora il tutto sembra essersi attenuato.
Facendo un primo bilancio infatti Europeisti, Maie, Centro Democratico, Autonomie, Psi e la senatrice De Petris di Leu per il Misto di Palazzo Madama guardano a Conte come punto di equilibrio.
Domani si continuerà con le consultazioni. Sarà il turno dei restanti gruppi politici mentre lo stesso Fico ha affermato: “Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto sui temi e punti programmatici per raggiungere una sintesi“. Dichiarazioni forti e che spingono sempre più l’Italia verso ‘la via di uscita’ di una crisi incombente più che mai nelle ultime settimane.