Stefano D’Orazio lo storico batterista dei Pooh avrebbe una figlia illegittima, andiamo a scoprire chi è e la sua storia
Stefano D’Orazio è uno dei volti simbolo dei Pooh, storica rock band italiana che con la loro musica hanno fatto emozionare milioni di persone. Il gruppo venne formato nel 1966 a Bologna e hanno solcato i palchi per ben sei decadi, facendosi conoscere da tutte le generazioni a venire.
Non è facile imporsi in questo ambito per così tanto tempo come hanno fatto loro. Furono apportate diverse modifiche ai componenti ma per ben 36 anni, dal 1973 al 2009, la formazione fu stabile. Nel 1971 fece il suo ingresso Stefano, rivestendo il ruolo di batterista.
Nella sua avventura non si è limitato solo a percuotere uno strumento. Fu infatti autore di molti dei testi che hanno reso famosi i Pooh.
Sfortunatamente il suo ultimo periodo in vita non fu tra i più fortunati. A seguito di una forma di leucemia fu ricoverato in ospedale. Era in via di guarigione quando poco dopo ha contratto il Covid-19, che nelle sue condizioni è risultato fatale.
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Se ne è andato così un grande artista, lasciando la compagna divenuta moglie nel 2007 e nessun figlio, per quanto riguarda quelli riconosciuti.
Stefano D’Orazio e la figlia illegittima
Stefano D’Orazio nella sua vita, come ogni musicista che si rispetti, vanta diversi flirt. Con nessuno di questi però ha avuto la possibilità di avere un figlio, o almeno è quello che si pensava fino a poco tempo fa.
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Nel 2016 Francesca, questo il nome della presunta figlia, ha dichiarato ai giudici di voler dimostrare la paternità del batterista dei Pooh. La vicenda fece scalpore e venne riportata da tutti i maggiori quotidiani.
Fu la stessa Barbara D’Urso a voler invitarla a Domenica Live per approfondire la questione. Francesca chiede la possibilità di poter dimostrare la sua identità. Questo fece infuriare D’Orazio che in tutta risposta decise di denunciare sia lei che la sua famiglia.
Iniziò così una lunga battaglia legale che venne riportata dal Corriere Della Sera. Secondo la procura di Venezia i tre denunciati sarebbero macchiati di falso per induzione, tuttavia il giudice si proferì a loro favore, stabilendo che non stessero mentendo.
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Nonostante questo non c’è prova della paternità del volto dei Pooh in quanto non si è mai voluto sottoporre al test del DNA. Diego, il compagno della madre di Francesca, sapeva da tempo che quest’ultima non fosse sua figlia e questo complicò la situazione. C’è una legge che stabilisce che in questi casi si debba procedere entro un anno rispetto a quando si viene a sapere dei fatti legati all’identità.
Una vicenda che ancora oggi dunque non ha una chiara risposta e che probabilmente purtroppo non l’avrà mai.