Una scoperta che ha lasciato praticamente tutti senza parole: una superterra rovente di 10 miliardi di anni è stata individuata.
Una scoperta che ha lasciato i maggiori studiosi senza parole: una superterra rovente vecchia di quasi 10 miliardi di anni. Secondo quanto riferito dalle prime analisi, risulta come uno dei pianeti rocciosi più antichi mai scoperti nella storia, potremmo addirittura definirla come una superterra primordiale.
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Già nel conoscere la sua età si è avuta una prima fondamentale risposta: i pianeti rocciosi ‘durare‘ quanto quelli di altre tipologie e possono essere anche più antichi di tante altre stelle presenti nello spazio.
La scoperta fatta dall’Università delle Hawaii
Il pianeta è stato individuato dall’università delle Hawaii con l’astronomo Lauren Weiss in prima linea. Le sue dimensioni sono 1,5 volte quelle della Terra ed ha inoltre un peso tre volte maggiore del pianeta dove abitiamo al momento. Molto vicino all’astro, sembra al momento non poter essere abitale, secondo quanto affermato dai ricercatori.
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Dal punto di vista della superficie, è composto da un oceano di magma da un lato della propria ‘faccia‘ mentre l’altro è più freddo. Il pianeta dovrebbe avere il doppio dell’età del sistema solare ed ha un livello basso di metallicità. Queste alcune delle sue caratteristiche, con la superterra ancora oggetto di studi.
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Superterra individuata insieme ad altri due pianeti
Si può inoltre sottolineare come la sua denominazione sia TOI-561 b. La superterra è stata individuata insieme ai pianeti TOI-561 c e TOI-561 d. Grazie ai dati che sono stati raccolti dal telescopio spaziale TESS si è poi scoperto come la luminosità della stella TOI-561 sia più bassa e sia conseguenza che è stata provocata dal passaggio degli stessi pianeti.
Infine, il sistema TOI-561 si trova ad una distanza ragguardevole dal nostro pianeta, ben 280 anni luce e soprattutto da considerare che il più interessante tra i pianeti in questione è il TOI-561 b.
Quest’ultima, di cui abbiamo ampiamente parlato in precedenza, e che è al momento oggetto di studi. Soprattutto considerata la sua antichità e le caratteristiche che la rendono interessante agli occhi dei ricercatori e degli scienziati che l’hanno individuato.