I tg, sono stati nel 2020 i più visti dagli italiani. Sarà stata la fame di informazione a causa del Covid 19 ma non accadeva dal 2010
Numeri che non si vedevano dal 2010. Il Covid ha riportato indietro le lancette dell’orologio fino ai tempi in cui i tg facevano la parte del leone nell’informazione, quando ancora siti internet e social network non erano esplosi.
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A fotografare il 2020 delle news televisive ci ha pensato l’Osservatorio Tg Eurispes-CoRiS Sapienza che ha comparato e analizzato i dati degli ascolti dei Tg di prima serata delle reti generaliste degli ultimi due anni.
Come atteso, l’aumento maggiore di ascolti si è registrato nei mesi di marzo ed aprile, con una crescita del 48% e del 52% rispetto al pubblico del medesimo periodo del 2019. Una tendenza che si è riproposta anche durante la seconda ondata, con crescite tra il 18% ed il 32%; lo stesso è avvenuto, in misura assai minore, nei mesi estivi.
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In numeri assoluti, l’utenza media dei Tg del prime time è cresciuta nei mesi primaverili di oltre 7,5 milioni di spettatori (7,62 in marzo e 7,51 in aprile), raggiungendo un pubblico di più di 23 milioni di teleutenti. Significativa la crescita anche nei mesi autunnali, con novembre e dicembre che superano l’audience di maggio in termini sia di pubblico sia di audience rispetto al 2019.
Per ritrovare analoghi livelli, bisogna tornare indietro di 10 anni.
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Il picco di pubblico si è registrato domenica 22 marzo, giorno della firma del Dpcm che imponeva il blocco alle attività produttive non essenziali, con una platea di oltre 27 milioni di spettatori.
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Le reti e i tg che hanno fatto il boom di ascolti
Nei mesi di marzo e aprile la programmazione Rai ha riscontrato un aumento medio di audience del +34,6%; di contro, le edizioni serali di Tg1, Tg2 e Tg3 sono cresciute, mediamente, del 50,3%. Ancora maggiore il risultato per l’informazione di prime time Mediaset, che guadagna un 52% di audience rispetto all’aumento del 34,7% delle 3 reti. Particolare attenzione merita la crescita di ascolti di La7, pari ad un +46,2% rispetto all’anno precedente. Il Tg3 si dimostra, in proporzione, la testata che ha guadagnato di più.
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Nel primo semestre 2020 le notizie sul Covid-19 sono state il principale argomento d’apertura, raccogliendo quasi il 64% delle prime pagine ed il 39,7% dei titoli.
Dopo la parentesi estiva, nella seconda parte dell’anno i livelli d’attenzione sono tornati “oltre il limite di guardia”.
Nei Tg del terzo quadrimestre, le notizie sul Covid hanno ottenuto oltre il 54% delle aperture e quasi il 38% dei titoli. Le aperture, però, nell’ultima fase dell’anno hanno riguardato sempre meno i “numeri” dell’epidemia e si sono concentrate sulle misure prodotte dai numerosi Dpcm emanati dal Governo.
Le fibrillazioni politiche, con la scontro Conte-Renzi e per le rivendicazioni del centro-destra (molto presente nei Tg Mediaset), hanno guadagnato una media tra il 15% ed il 13% del totale delle titolazioni.
L’attenzione al fenomeno migratorio ha ottenuto appena un 1,2% delle titolazioni.
L’unica “finestra sul mondo” rimasta aperta con una certa continuità è quella sugli Usa: nel primo semestre con le proteste nate in seguito alla morte di George Floyd e negli ultimi mesi con le elezioni del 3 novembre, che hanno ottenuto oltre 30 aperture nel corso di quella settimana.
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