Il mondo si prepara a combattere il Covid con il vaccino come nuova arma, c’è chi pensa anche all’obbligatorietà.
Quella del Covid è una piaga che ha colpito tutto il mondo, riportando numeri spaventosi nei grandi paese dove il virus circola in maniera veloce. Nel nuovo continente, ad esempio, ci sono due degli stati maggiormente colpiti dalla Pandemia, il Brasile e gli Usa.
Soprattutto il paese verdeoro è uno di quelli più colpiti anche a causa di una struttura sanitaria che fatica ad arrivare efficacemente in quelle zone del paese più povere e degradate.
Eppure, anche in Brasile la campagna di vaccinazione è stata già presentata, con la speranza che proprio questa possa placare la Pandemia. Le polemiche, ovviamente, sono dietro l’angolo ed anche per i vaccini la questione è molto accesa.
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Il caso del vaccino in Brasile
Negli scorsi giorni, come detto, è stata presentata la campagna di vaccinazione del presidente Jair Bolsonaro che, però, da molto è stata ritenuta inadeguata. La polemica si è accesa anche su quelli che saranno i vaccini da utilizzare.
C’è infatti uno scontro politico tra il presidente ed il Governatore di San Paolo, Joao Doria, proprio sulla distribuzione della campagna vaccinale. Nell’occhio del ciclone il vaccino ‘Coronavac’, sviluppato dal laboratorio cinese Sinovac e dall’istituto Butantan di Saõ Paulo, definito da Bolsonaro “il vaccino cinese di Joao Doria”.
Tono dispregiativo, si intende, quello del presidente che invece sta spingendo per la diffusione dei vaccini di Pfizer-Biontech e dell’AstraZeneca. Joao Doria, dal suo lato, vorrebbe usare quello ‘Coronavec’ per cominciare subito la campagna di vaccinazione. Solita bagarre politica.
L’obbligo di vaccinazione
Come se non bastasse, ad alimentare una situazione già molto tesa, arriva anche una singolare decisione della Corte Suprema brasiliana, che potrebbe dare il via anche ad altri scenari simili nel resto del mondo.
L’ultima sentenza ha stabilito, a larga maggioranza, che tutti i brasiliani dovranno essere prendere il vaccino contro il Covid-19, andando ad incappare in caso contrario a divieti di alcune attività e multe. Un caso che lascia intravedere diversi scenari singolari.
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La Corte Suprema ha chiarito, poi, che ovviamente il popolo brasiliano non sarà preso con la forza per la somministrazione del vaccino, quest’ultimo distribuito in maniera gratuita. Duro colpo per il presidente Bolsonaro, che nelle scorse ore aveva dichiarato di non voler assumere il vaccino per sé stesso.
Soprattutto il passaggio sui divieti, tra l’altro, è un passaggio interessante, che fa riferimento ad un’eventualità che qualcuno già aveva paventato nelle scorse settimane. Ovvero permettere soltanto a chi presenta un certificato di immunità, dato dalla somministrazione del vaccino, di poter partecipare a determinate attività.