Passo indietro della Svezia con il proprio Re che ammette il fallimento di una politica anti-covid molto leggera e davvero poco previdente.
La Svezia è una di quelle Nazioni che maggiormente ha esposto il proprio popolo al contagio con il Coronavirus. Questo perché il Governo ha optato per una politica liberista o comunque poco previdente contro un virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero. Ecco quindi che già nei mesi primaverili causò sorpresa vedere il paese scandinavo ‘aperto e senza regole’.
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Le accuse del Re di Svezia
La Svezia è uno dei pochi paesi che non ha ‘rinchiuso‘ in casa i propri cittadini. Una politica particolare, attuata secondo lo stato centrale perché la pandemia andava affrontata come una semplice influenza. Definito insomma come un “malanno” di stagione. Ecco quindi che a fare il resoconto della situazione in terra scandinava ci ha pensato il Re di Svezia, non soddisfatto di quanto sta accadendo.
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“Il 2020 è stato un anno terribile – ha detto il monarca intervistato da ad una trasmissione tv secondo quanto riportato dalla Bbc – Penso che abbiamo fallito”. Questo il suo commento di apertura che fa presagire quindi ad un paese che sta ‘arrancando’ di fronte alle numerose difficoltà create da un virus che è duro a morire.
Un popolo che sta soffrendo
“Abbiamo avuto molti morti e il popolo svedese ha sofferto tremendamente”: così continuando nella propria intervista, facendo quindi risaltare una situazione attuale problematica e che vede il paese in grave difficoltà. Sembra quindi importante e fondamentale una svolta affinché i prossimi mesi non siano tragici.
Con l’arrivo di una terza ondata, prevista nei primi mesi dell’anno 2021, probabilmente la stessa Nazione svedese potrebbe virare verso delle restrizioni per evitare che ci sia un’espandersi del contagio ed una crescita della curva epidemiologica. Insomma, settimane decisive per programmare l’imminente futuro svedese.