Si tocca ai pagamenti per gli italiani, domani si parte con la seconda rata dell’Imu anche se si aprono nuovi scenari col Dl ristori.
In Italia ecco che domani scatta il pagamento della seconda rata dell’Imu. Un appuntamento importante al quale gli italiani mancherebbero ben volentieri. Ma purtroppo non ci si può ritirare indietro. Ecco quindi che i proprietari di seconde case o immobili classificati di lusso dovranno recarsi alla cassa per il consueto pagamento all’erario dell’Imposta municipale unica che vale complessivamente circa 16 miliardi di euro.
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Di questo denaro, viene calcolato secondo la Uil, sono ben 10 milioni quelli versati proprio nella giornata del 16 dicembre. Uno sgravo fiscale oneroso in prossimità delle feste natalizie che rende il tutto ancora più difficile in un periodo economico già tragico per il Bel Paese che fatica a ripartire soprattutto in seguito alle chiusure disposte dagli ultimi Dpcm, anche durante le festività natalizie.
L’incasso dobbiamo però dire e ammettere che proprio quest’anno sarà inferiore a causa degli effetti causati dalle misure restrittive anti-Covid. A tal proposito lo stesso governo ha quindi, di conseguenza deciso, prima con il decreto agosto e poi con il dl ristori, di esonerare alcune fasce di attività.
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Una scelta che permette quindi di tirare il fiato a determinate categorie che vivono un periodo complicato e difficile. Si fa infatti riferimento agli stabilimenti, le terme, gli alberghi e gli immobili destinati alle attività ricettive, ma anche i teatri, i cinema, le palestre e le discoteche. Tutte queste attività non pagheranno.
Ecco quindi che per il cittadino proprietario della seconda casa invece non è cambiato assolutamente nulla. Affinché si possa annullare il pagamento, è stato imposto che i proprietari degli immobili siano anche i gestori delle attività. Condizione quindi necessaria ed inderogabile.
Non ci sarà quindi imposta anche per i bar e i ristoranti delle zone dichiarate arancioni e rosse nell’ultimo Dpcm, anche se oggi passate a categoria gialla. Anche in questo caso vale però la condizione che il proprietario sia il gestore dell’attività. Solo in questa maniera si potrà essere esonerati da qualunque tipo di pagamento.
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