Gianfranco D’Angelo è stato un vero e proprio mito per un’intera generazione: dal Drive In a Milleluci, Striscia la notizia, Buona Domenica e Carramba che sorpresa
Una vita dedicata al pubblico
Gianfranco esordisce in Rai nel 1971, con il programma “Sottovoce ma non troppo“. Si distingue come commentatore televisivo in diretta del dopo tappa durante il Giro d’Italia del 1978-79. Al cinema recita con Lino Banfi, Alvaro Vitali e Renzo Montagnani in numerosi film del genere commedia sexy all’italiana negli anni settanta-ottanta. D’Angelo passa la sua passione della recitazione alle due figlie Daniela e Simona.
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Il caso che fa scandalo
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Oggi, all’età di 82 anni il comico romano deve lavorare ancora per potersi godere i piccoli piaceri della vita. “Prendo una pensione davvero misera. Sono più di cinquant’anni che lavoro: ho iniziato come impiegato nella società telefonica SIP (ora Telecom), poi ho lavorato per la Rai e per Mediaset, ho fatto 51 film e convention in tutto il mondo. Eppure, pur avendo versato regolarmente tutti i contributi, non prendo una buona pensione e non so spiegarmi il perché”, ha constatato l’attore al settimanale “Spy”.
Una dichiarazione che aveva fatto il giro del web, e che è stata poi rilanciata dal contenitore festivo di Canale 5 Domenica Live, che nell’ultima puntata ha ospitato proprio l’ex mattatore del Drive In. Davanti a Barbara d’Urso, Gianfranco confessa un particolare, ovvero l’ammontare mensile della sua pensione Enpals (l’ente nazionale di previdenza e assistenza per i lavoratori dello spettacolo): 2000 euro al mese. I social non gliel’hanno perdonato, e ora a lui tocca difendersi sulle pagine del Corriere della Sera. Non sono in rovina. L’attore romano prosegue con la sua accusa: “È ovvio che sto meglio rispetto a chi prende 400 euro al mese, ma io ho lavorato per 60 anni. Sessant’anni in cui mi sono fatto in quattro tra Rai, Mediaset, spettacoli e programmi. E c’è chi con 4 anni e 6 mesi porta casa un vitalizio da 6.000 euro”.