Covid: i primi vaccini verranno distribuiti nell’Unione Europea i primi di gennaio, tuttavia l’Italia non rientra tra i paesi che lo riceveranno.
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La pandemia dovuta al Covid ha messo alle strette l’economia mondiale. Non esiste paese che non abbia risentito a livello economico e demografico da quando lo scorso anno il virus ha cominciato a circolare. I vari lockdown e le manovre economiche per risollevare l’economia hanno portato a nuovi scenari di ridistribuzione delle risorse tra i paesi.
Sono stati da poco approvate le varie manovre che mirano a risollevare il paese. Gli aiuti che dovrebbero arrivare dall’Europa con la discussa riforma sul MES ed il recovery found potrebbero permettere investimenti importanti. Proprio oggi in senato si è discussa anche la situazione sul DL ristori e sulla possibilità di sospendere i mutui sulla prima casa.
Unica nota positiva di questo finale del 2020 arriva dalla scoperta del vaccino contro il Covid, tuttavia anche in quell’ottica potrebbero esserci vari problemi, tra cui la distribuzione e se rendere o meno la pratica obbligatoria visti i tanti movimenti che si esprimono contro la vaccinazione.
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Dopo una lunga lotta contro il il virus ed i tanti mesi di ricerca finalmente il vaccino è diventato realtà. Hanno fatto molto discutere anche le varie ricerche annesse a questa scoperta. L’esigenza di una cura ha impegnato nella ricerca tutti i paesi più importanti del mondo, tutto questo ha creato una vera e propria corsa per essere tra i primi nel fare questa importante scoperta.
I primi ad annunciare la scoperta di un possibile vaccino per il coronavirus sono stati i russi. La notizia creò molto scetticismo intorno ai sovietici e in molti non si fidarono di quanto il governo russo dichiarò. Successivamente l’azienda farmaceutica Pfitzer ha annunciato la produzione di un vaccino efficace nel 95% dei casi.
Ed è proprio questo che verrà spedito in Europa dove verrà somministrato a partire dal 6 gennaio. Non tutti gli stati però sembrerebbero pronti pronti per quella data. Il governo inizialmente aveva stabilito la data del 26 gennaio. Troppo tardi per gli altri paesi europei che contano di organizzare la campagna di vaccinazione prima dell’epifania
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A Bruxelles Giuseppe Conte dice di essere d’accordo ad organizzare un vaccino-day a livello europeo. Anche il ministro Speranza si è espresso a favore: “Se come auspico si deciderà di partire tutti insieme noi saremo certamente pronti.” C’è dunque la possibilità che anche l’Italia rientri nel piano di vaccinazioni covid che partirà il 6 gennaio, anticipando la precedente decisione di aspettare fino al 26.
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