Roberto Gualtieri, ministro dell’economia risponde alle domande fatte dai parlamentari sulla posizione che assumerà all’Eurogruppo di oggi.
Il ministro dell’economia oggi sarà chiamato a votare sulla riforma del MES. Gualtieri in un audizione congiunta a sei commissioni di Camera e Senato ha spiegato quello che sarà l’orientamento del governo che tende verso la ricerca di un accordo positivo che contenga elementi ritenuti molto importanti dal parlamento dal governo e da tutto il sistema economico finanziario.
“Lo scenario che si presenta davanti a noi è profondamente cambiato rispetto allo scorso anno, il che consente anche di ridimensionare critiche e dubbi.” Così il ministro dell’economia Roberto Gualtieri alle commissioni riunite bilancio di camera e senato sulle trattative sul MES all’Eurogruppo e sulla possibilità di ricorrervi durante questa epidemia.
“Se l’accordo fosse bloccato da un veto sarebbe contraddire le intenzioni del Parlamento” ha aggiunto il ministro che continua dicendo che la sua posizione finale sarà sulla base di un riferimento sottolineando che alla riunione di oggi farà presenti le richieste che i parlamentari hanno avanzato.
Un esito positivo delle trattative assicureranno che i mercati reagiranno bene, al contrario un veto da parte dell’Italia che porterebbe ad uno stallo avrebbe ricadute negative.Le discussioni di oggi dunque all’Eurogruppo riguarderanno unicamente la riforma del MES.
Nel MES non è in alcun modo richiesta una ristrutturazione del debito per l’accesso. Nella riforma non sono assegnati compiti di sorveglianza fiscale rispetto al patto di stabilità e crescita. Da questo punto di vista i meccanismi decisionali restano immutati.
La sigla MES sta ad indicare il “meccanismo europeo di stabilità” e sta ad indicare un organizzazione intergovernativa fondata per fornire assistenza ai paesi europei che rischiano il default.
Ogni stato membro contribuisce a sua disposizione, da qui l’espressione “fondo salva stati“, con una quota proporzionata al suo peso economico, finanziando cosi una dotazione che può arrivare anche a 700 miliardi di euro. Lo stesso meccanismo è intervenuto a sostegno di paesi come Cipro, Grecia e Portogallo evitandone il collasso.
L’opposizione tuttavia lancia l’allarme. Matteo Salvini sostiene che il nuovo testo comporterebbe condizioni peggiorative per l’economia del paese, pensiero condiviso anche dalla leader di “Fratelli d’Italia” Giorgia Meloni e parte della stessa maggioranza governativa visto che il capo del “Movimento 5 Stelle” Luigi Di Maio si è fortemente opposto, minacciando di ostruire la procedura che porterà al si definitivo.
Il nuovo MES include alcune novità sostanziali, come l’introduzione di un paracadute da 70 miliardi di euro per aiutare i paesi a risolvere le proprie crisi finanziarie nel caso di carenze di fondi. A scatenare l’ira dell’opposizione sarebbe una presunta clausola che imporrebbe la ristrutturazione del debito ai paesi più a rischio, ipotesi tuttavia smentita da dal presidente dell’Eurogruppo Mario Centeno e, in precedenza proprio dal ministro dell’economia.
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