Il Cinema ed il Teatro sono due dei settori che maggiormente hanno vissuto la crisi incombente per l’espandersi del contagio da Coronavirus.
Il Cinema ed il teatro sono stati due dei settori maggiormente colpiti dalla crisi incombente da Coronavirus. Dall’arrivo dell’emergenza sanitaria praticamente non si è lavorato per nulla in due ambiti che hanno quindi di conseguenza risentito tantissimo di una crisi catastrofica per il paese.
Ecco quindi che non si può che partire dal mese di marzo, in cui si è scelto e optato per il lockdown generalizzato che tanto male ha fatto alla popolazione dal punto di vista economico. Un paese in ginocchio che ha trovato sollievo solo ed unicamente nei mesi estivi, seppur con limitanti, ma necessarie, restrizioni.
Un virus che ha ‘privilegiato’ cinema e teatri
I privilegiati dopo l’estate sono stati proprio loro: cinema e teatri. Vi starete chiedendo: in quale maniera sono stati privilegiati questi due ambiti lavorativi? Con delle ferie belle lunghe, siccome non hanno avuto più modo di aprire. Si, siamo ironici. Lo avrete ben capito, ma in un momento così tragico ci si chieda come mai si è scelto di non dare alcuna chance di lavorare a questi due settori.
Anche perché, come riportato da numerosi studi nazionali e quotidiani di testata nazionale, si tratta di due luoghi dove la proliferazione del contagio si attesta solo ed unicamente all’1%. Numeri che non possono che dare adito di pensare che queste chiusure siano state accentuate fin troppo.
Le chiusure che non accontentano nessuno
La chiusura indistinta non può che creare e alimentare lo scetticismo. Soprattutto però la popolazione si pone una grande domanda: cosa sarebbe stato meglio fare? A questo quesito non sembra esserci una risposta adeguata.
Ciò che però emerge è la priorità ora per il Governo di dover dare contributi, fondi e tante altre possibilità agli addetti ai lavori di poter (sopravvivere). In un momento già disagiato ed in cui ci sicuramente cinema e teatro escono a pezzi in un anno orribile.