Partita la corsa alle vaccinazioni nella giornata odierna con sanitari e infermieri che si sono sottoposti alla campagna contro il virus.
Partite in tutta Italia le vaccinazioni contro l’espandersi del contagio da Coronavirus. Ecco quindi che nel Nord Italia, più precisamente a Codogno, sono stati oltre 1.400 gli operatori sanitari che hanno aderito alla campagna e che quindi si vaccineranno da qui ai prossimi giorni.
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Sono state numerose le personalità del mondo ospedaliero che hanno avuto quindi l’opportunità di vaccinarsi, dopo aver combattuto per lungo tempo contro il Coronavirus.
Tutti in prima linea ed a favore della popolazione, affinché potesse limitarsi l’espandersi di un virus pericoloso sotto tutti i punti di vista e che ha portato vittime in tutto l’emisfero. Alcune delle loro testimonianza sono fondamentali anche per chi si schiera contro il vaccino.
Il ‘paziente 1’ in Italia è risultato essere Mattia Maestri. L’uomo è stato assistito da diversi sanitari, tra i quali spicca Lucia Premoli, la quale è stata oggi oggetto della vaccinazione contro il Covid.
Lei occupa il ruolo di infermiera della Rianimazione dell’Ospedale Codogno, ed oggi è stata ospite nel presidio del Lodigiano. Quest’ultimo simbolo dell’espandersi della pandemia da Coronavirus.
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Proprio qui vede lei la possibilità dell’uscita da un vero e proprio incubo. Così l’infermiera ha ringraziato l’azienda affermato di essere grata per l’opportunità che le è stata offerta. “Spero di essere stata esempio per tutti i miei colleghi. Non abbiamo altra strada da percorre per tornare a vivere una vita normale“.
“Anche lo scorso 20 febbraio c’era il sole, era una giornata tersa, ma oggi la luce è di speranza“: queste le parole dell’anestesista dell’ospedale del Codogno, Annalisa Mara, la quale fu una delle prime a scoprire la presenza del Coronavirus in Italia.
“Per me, come per tutta la mia equipe, fu uno choc. Possiamo affermare di essere stati i primi sanitari ad essere coinvolti da questo virus. Oggi si chiude un cerchio“: parole quindi di speranza nell’analizzare la giornata odierna.
Si tratta quindi di una giornata storica per lei e per l’intera penisola, che spera finalmente di uscire da un vero e proprio incubo che dura ormai da quasi 12 mesi.
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