La mutazione inglese del virus non è un pericolo: ecco perché

L’espandersi della nuova variante del virus in Italia mette in apprensione la popolazione. Ma non è così pericoloso come si pensa.

Tanta paura nell’intero mondo per quanto riguarda l’espandersi del contagio da Coronavirus. Ecco quindi che emerge una sua mutazione che non può che mettere in apprensione soprattutto perché la popolazione intera vuole evitare un anno simile a quello appena trascorso. Le mutazioni del virus di solito non cambiano il carattere dello stesso.

Si rischia però come in alcuni caso che alcune di queste possano rendere il virus maggiormente contagioso o almeno più abile a sfuggire all’intero sistema immunitario. In questo caso si legge come si dia un vero e proprio vantaggio al virus per la sopravvivenza, che gli permette a tal proposito di diffondersi.

Fa paura la mutazione del Coronavirus

Si rende quindi noto come lo stesso rapporto inglese possa portare a descrivere il nuovo ceppo del virus che ipotizza come le mutazioni si siano in questo caso accumulate in un paziente che ha avuto una malattia lunga: questa che va dagli almeno due mesi

Ecco che emerge come sia possibile che la somministrazione di plasma o del farmaco remdesivir possa favorire la guarigione nel caso in cui abbiano selezionato un virus che sia capace di sfuggire alle terapie. Si tratta però di un’ipotesi da verificare ancora. Ma questo è più pericoloso del precedente?

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Più pericolosa la nuova variante del Coronavirus?

Andiamo a scoprire, attraverso un focus della Repubblica, di come non necessariamente questo virus sia più pesante o comunque più pericoloso del precedente. Il dottor Ciccozzi spiega come sia stato letto il suo genoma: “Ma per capire le sue caratteristiche occorre portare il virus in laboratorio. Mettendolo a contatto con delle cellule possiamo capire quanto rapidamente le infetta“.

“Può darsi che sia più contagioso ma non più letale. L’evoluzione dei virus, in genere, li porta a essere più rapidi nella diffusione ma meno pericolosi per l’ospite”: nessuna certezza si ha quindi per il futuro e tutto potrebbe ancora accadere.