Una nuova mutazione del Coronavirus è spuntata nel Regno Unito. L’annuncio è di Boris Johnson, in queste ore indaga l’Oms.
Nelle ultime ore è scattato un nuovo allarme che ha coinvolto soprattutto il Regno Unito, ma che ovviamente tiene in apprensione tutta l’Europa. Un nuova mutazione del Sars-CoV2 sarebbe comparsa negli ultimi giorni in alcune zone dell’Inghilterra, di fatto creando non poca tensione.
Quando siamo ormai a ridosso della distribuzione dei vaccini, segnale di speranza per tutto il mondo, arriva la notizia che ovviamente getta fumo e preoccupazione su tutta la comunità internazionale. Ecco perchè in Inghilterra sono scattate nuove ed immediate misure restrittive.
A spiegare la situazione che si sta venendo a creare è stato lo stesso Boris Johnson, primo ministro inglese, che ha annunciato l’emergenza di questa mutazione del Coronavirus. Quello che emerge, al momento, riguarda soltanto il Regno Unito, ma ovviamente la situazione è da tenere sotto controllo.
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Nuova mutazione, aumenta la trasmissibilità
A tenere in allerta le istituzioni sono i dati che stanno emergendo dal monitoraggio di questa nuova mutazione. Sembrerebbe, infatti, che questo ceppo avrebbe aumentato il tasso di trasmissibilità del virus, addirittura il 70% in più.
Un dato che, ovviamente, sta creando non poco allarme. Il Regno Unito si sta muovendo, ma è tutta la comunità europea ed internazionale che ora vuole vederci chiaro. Non ci sono elementi, va precisato, su quella che sarebbe la letalità, se maggiore o meno rispetto ai ceppi già noto.
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Chiaro che i prossimi giorni saranno indicativi anche per capire quanto il virus, in questa variante, sia diventato effettivamente più ‘cattivo’ e dunque letale. Al momento quanto si sta facendo nel Regno Unito che inasprire nuovamente le chiusure.
Soprattutto in questi giorni dove, a ridosso delle feste natalizie, il pericolo di assembramenti è molto concreto. Nuove misure, che secondo alcuni potrebbero durare anche alcuni settimane, se non alcuni mesi.
L’Oms a stretto contatto con Boris Johnson
La comunità scientifica si sta muovendo, proprio per far luce sulla nuova mutazione. Contatti fitti tra l’amministrazione Johnson e l’Oms, proprio per studiare la situazione. In queste si stanno elaborando i nuovi dati, e tutti verrà fornito alla comunità internazionale.
La preoccupazione che sta animando l’Europa riguarda soprattutto i vaccini, in arrivo per tutti gli stadi membri. Al momento, va detto, non c’è motivo di pensare che questa variante possa intaccare l’efficacia dei vaccini che sono già in fase di distribuzione in alcuni paesi, tra cui proprio il Regno Unito.