Usa: Nuovi scenari sulla vicenda che vede coinvolta il governo americano. L’attacco potrebbe non essere partito dal Cremlino.
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Quello che sta succedendo negli Stati Uniti è ormai di portata mondiale. Non si era mai registrato un attacco hacker di tale portata. Il fatto che a subirlo sia stato uno dei paesi più influenti del pianeta fa sicuramente ancora più scalpore. Sotto osservazione la Russia che viene indicata come responsabile.
Tra gli obbiettivi anche l’agenzia per la sicurezza nucleare. Hackerato anche il sito informatico del laboratorio di Los Alamos del “progetto Manhattan”. Qui venne realizzata la bomba atomica durante la seconda guerra mondiale. Da subito il governo americano non si è nascosto, puntando il dito contro la Russia.
Il Cremlino però ha subito smentito quanto dichiarato dagli Stati Uniti, tuttavia per gli USA non ci sono dubbi: l’intelligence è sicura del fatto che ad operare sia stata un’agenzia d’élite dei servizi russi. È passata più di una settimana da quando questo attacco è stato scoperto ma tutt’ora non è chiara la portata del danno ricevuto, non si sanno ancora infatti quali informazioni possano esser state rubate.
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Non è chiaro soprattutto da quanto tempo fossero stati violati i sistemi di sicurezza, gli hacker infatti potrebbero essersi insidiati molto prima.
Usa, attacco hacker: tra le ipotesi anche la Cina
Il segretario di stato Mike Pompeo non ha dubbi, l’unica responsabile dell’attacco subito è senza dubbio la Russia. Il numero uno della diplomazia americana non ha dubbi ed ospite ad uno show televisivo il “The Mark Levin Show” parla di una massiccia impresa di spionaggio ed afferma con una certa sicurezza che potrebbero essere stati i Russi.
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Poche ore dopo è arrivata la smentita niente di meno che da Trump in persona che sembra minimizzare l’accaduto. Secondo lui l’attacco sarebbe stato ingigantito dalle fake news e che sembrerebbe tutto sotto controllo.
L’ormai ex presidente ci tiene a sottolineare come in questi casi per i media sia facile attaccare la Russia, lanciando un’ipotesi che ha del clamoroso: “Russia, Russia, Russia è il canto che si leva quando qualsiasi cosa accade perché i media sono pietrificati dal valutare (e potrebbe esserlo) l’ipotesi della Cina.”
Questo è quanto scrive sul suo profilo Twitter. A poter far sorgere qualche dubbio potrebbe essere il silenzio che arriva da Pechino. Putin da subito ha voluto prendere le distanze dichiarandosi estraneo ai fatti. Dalla Cina non arrivano dichiarazioni ufficiali di una smentita, il che potrebbe alimentare le voci del loro coinvolgimento.
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Intanto però emerge la notizia che i consolati Usa in Russia verranno chiusi, lasciando così la sola ambasciata americana a Mosca come unica rappresentanza diplomatica nel paese di Putin.