Il Natale si avvicina e potrebbero essere prese diverse decisioni in merito al periodo più amato dagli italiani e soprattutto dai bambini.
Il Natale si avvicina a grandi passi ed in Italia sono numerose le novità che potrebbero riguardare le misure restrittive per il Bel Paese. La data X è il 3 dicembre, in cui lo stesso Decreto firmato dal premier Conte dovrà subire un’importante variazione. Ecco quindi che ci si interroga sul futuro e soprattutto su cosa possa accadere per quanto riguarda le festività natalizie.
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Secondo quanto riferito nelle ultime ore si starebbe pensando a manovre meno drastiche e che puntino ad una ripresa del commercio soprattutto perché le stesse istituzioni si sarebbero rese conto di come la situazione stia divenendo ingestibile giorno dopo giorno, sia dal punto di vista economico che sociale.
L’idea del premier Conte per le festività natalizie
Il premier Conte starebbe quindi lavorando per delle vere e proprie aperture che trova già le opposizioni della comunità scientifica: “Un’eccessiva leggerezza potrebbe portare addirittura ad una terza ondata”. Delle parole che sicuramente non fanno piacere e che potrebbero quindi avanzare ad una riflessione maggiore da parte dello stesso presidente del Consiglio.
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Secondo quanto emerso dal nuovo Decreto che starebbe studiano il premier si valuterebbe di ‘salvare‘ il Natale dal punto di vista economico. Una scelta che permetterebbe agli italiani di festeggiare, seppur con accortezze e restrizioni. Si tratterebbe poi di un’apertura comunque differenziata che dipende da zona a zona. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio di cosa si tratta e a cosa si punta per il periodo natalizio.
Gli obiettivi prefissati per il Natale 2020
Ecco quindi che si pensa a delle misure che vadano all’apertura differenziata in base al ‘colore‘ delle stesse Regioni. A tal proposito si partirebbe ad allentare le misure nelle Regioni gialle, poi con un allungamento sostanziale dell’orario degli esercizi commerciali mentre si punterebbe successivamente allo spostamento tra le stesse Regioni.
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Ciò che però si deve tenere in considerazione è l’opinione degli esperti, i quali continuano a chiedere prudenza a chi gestisce il Governo. Infine, lo stesso presidente Franco Locatelli, ha annunciato che la seconda ondata durerà sicuramente più della precedente, tanto che “siamo appena all’inizio della stagione invernale”.