Kamala Harris: il vicepresidente Cristiano, induista, femminista e pro lgbt

Andiamo a conoscere i dettagli della vita, privata e non, della vicepresidente Kamala Harris. Uno dei personaggi più particolari delle elezioni americane.

La vittoria di Joe Biden nelle elezioni presidenziali americane portano in dote anche una figura nuova, Kamala Harris. Alla veneranda età di 55 anni, è la prima vicepresidente donna degli Stati Uniti di America. Per lei un passato molto attivo per garantire i diritti all’intera popolazione, secondo ogni etnia e genere. Acquista potere una volta conquistata la nomina a senatrice dello Stato. Da qui partono le sue lotte progressiste.

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Lei, nata in California, da un padre di origine giamaicana e madre indo-americana, ha sempre portato avanti le proprie idee politiche. Proviene quindi, dal punto di vista materno, da una cultura asiatica. Non si ferma quindi al cristianesimo, bensì, passa anche dall’induismo che le ha permesso di allargare gli orizzonti. In politica, in questi anni provò addirittura a concorrere con Biden per il ruolo di avversario di Trump, ma non convinse, così da diventarne gregario. Ciò non l’ha fermata, siccome ha portato avanti una crociata contro il leader repubblicano soprattutto negli ultimi mesi.

Kamala Harris: personaggio controverso

Si definisce progressista e soprattutto ha fatto tanto contro la pena di morte, l’aborto ed i diritti dei gay, nonostante però i suoi ideali siano stati messi in discussione nel 2015. In quell’anno, in seguito all’accusa di omicidio per alcuni poliziotti, si mosse contro la possibilità che indossassero una telecamera permanente durante il servizio lavorativo.

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Questo è uno degli episodi particolari di una donna che però si è dimostrata contraria alla pena di morte. Secondo quanto dichiarato negli ultimi mesi vuol portare avanti una riforma del sistema penale che possa mettere i cittadini sullo stesso piano, ed evitare che vengano prese di mira le persone di colore. Lotta con costanza a favore dei diritti dei gay e dell’intero mondo LGBT. Una parte di popolazione che non ha trovato l’appoggio del repubblicano Trump nel corso degli anni e che ora potrebbe passare alla ribalta. A tal proposito starebbe lavorando per introdurre il tanto agognato ‘terzo genere’, da inserire oltre al maschile e femminile.

La sanità privata e l’abolizione delle assicurazioni private

Le lotte a favore delle persone di colore non sono le uniche portate avanti. Kamala Harris ha infatti un animo femminista, che punta all’uguaglianza dei diritti tra uomo e donna. Un profilo quindi aperto al progresso e che non si ferma quindi alle tradizioni e al passato. Oltre a ciò, ha avuto la possibilità di essere tutrice dell’ordine in California, mentre ora punta a maggiori diritti per quanto riguarda la sanità.

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Uno dei punti più critici per gli americani, con i costi altissimi e che impediscono ai cittadini meno abbienti di aver una sicurezza dal punto di vista sanitario.