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“Doomsday Clock”, l’orologio dell’apocalisse: mancano 100 secondi

La fine del mondo è vicina. L’orologio dell’apocalisse terrorizza tutti: mancano esattamente 100 secondi alla mezzanotte. Ma cosa accadrà?

Doomsday clock, l’orologio dell’apocalisse (web source)

Orologio dell’apocalisse, Doomsday Clock, è un orologio metaforico che misura il pericolo di una ipotetica fine del mondo a cui tutti noi siamo sottoposti.

L’orologio è stato creato nel 1947 dagli alcuni scienziati della rivista Bulletin of the Atomic Scientists. Le lancette al momento della sua creazione, ovvero durante la guerra fredda, erano impostate a sette minuti dalla mezzanotte.

La cui mezzanotte simboleggia la fine del mondo mentre i minuti precedenti rappresentano la distanza ipotetica da tale evento.

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L’orologio è impostato in base agli eventi: quelli positivi aggiungono del tempo, mentre quelli negativi lo diminuiscono.

Le lancette vengono spostate anche dai cambiamenti climatici, dall’effetto serra, dall’inquinamento e dai nuovi sviluppi nel campo delle armi biologiche e dell’ingegneria genetica.

La massima vicinanza alla mezzanotte è stata raggiunta quest’anno con appena 100 secondi.

Orologio dell’apocalisse, le lancette spostate a meno di 100 secondi

Orologio dell’apocalisse, Doomsday Clock (web source)

Nel 2019 le lancette segnavano ben due minuti alla mezzanotte e gli scienziati del Bulletin, hanno affermato che con i Potenti, in particolare il Presidente Donald Trump, hanno contributo a far peggiorare la situazione e quindi a diminuire il tempo.

Si tratta del più piccolo lasso di tempo mai registrato nella storia e, coincidenza o no, oggi la popolazione sta affrontando una vera emergenza.

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Gli esperti spiegano la situazione critica: “La sicurezza internazionale è terribile non solo perché esistono queste minacce, ma anche perché i leader mondiali hanno permesso alle infrastrutture politiche internazionali per gestirle, di erodersi”

Gli scienziati hanno spostato le lancette prima che l’amministrazione Trump annunciasse l’assassinio del generale iraniano Qassem Soleimani. Ora sott’occhio degli scienziati sono le armi ipersoniche, la progressiva militarizzazione dello Spazio, le possibili derive dei sistemi di intelligenza artificiale e degli esperimenti con patogeni letali.