Le pandemie più devastanti della storia furono tanto forti da poter competere con quella da Coronavirus che stiamo vivendo. Ecco le 7 pandemie che hanno stravolto il mondo:
Se la pandemia da Coronavirus sembra un incubo che non finisce più, non temete, le pandemie finiscono, fortunatamente.
Ce lo insegna la storia, che ci racconta anche un’altra cosa importante.
Nonostante le grandi difficoltà che provoca una pandemia, lo stiamo vedendo tutti accadere sotto i nostri occhi, l’umanità ha sempre trovato un modo per rialzarsi e continuare. Scopriamo quali sono le grandi battaglie combattute dai nostri predecessori contro le più terribili pandemie.
La prima epidemia di peste di cui si ha notizia, è quella che colpì Costantinopoli durante il regno dell’imperatore bizantino Giustiniano. La diffusione del contagio fu rapidissima, favorita dalle scarse condizioni igieniche dell’epoca e dalle conoscenze scientifiche ben lontane da quelle moderne. Su 800mila abitanti ne morì il 40%.
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Tra il 1346 e il 1353 l’umanità fronteggiò una delle peggiori pagine della storia, quella della peste nera. Fu una delle più grandi pandemie della storia. Le stime dei deceduti non sono precise ma si sa che la popolazione europea fu più che dimezzata, passando da 80 milioni a 30. Ci vollero secoli prima che si scoprisse la provenienza animale della malattia.
Da oltre 10 mila anni l’uomo conosce il virus del vaiolo, secondo i reperti storici rinvenuti. Il vaiolo è una malattia molto grave e tremendamente contagiosa. Il morbo provoca la comparsa di pustole sulla pelle ed ha un tasso di mortalità che può arrivare al 30%. Le principali pandemie scatenate dal vaiolo vi furono in Europa nel XVIII secolo e nel Nuovo Mondo all’arrivo dei conquistadores. Fortunatamente è una delle malattie che grazie alla vaccinazione la scienza è riuscita ad eliminare del tutto.
La prima guerra mondiale sta per concludersi ma un’altra sciagura sta per abbattersi sul mondo intero: l’influenza spagnola. Il primo caso venne registrato negli Stati Uniti ma si diffuse poi in tutta Europa, contemporaneamente al movimento delle truppe. Il nome di ‘influenza spagnola’ deriva dal fatto che le informazioni sulla pandemia arrivavano solo dalla Spagna, perchè Paese neutrale, mentre gli Stati in guerra tacevano o nascondevano i dati del contagio. I morti provocati dalla spagnola furono tra i 20 e i 50 milioni.
Siamo in Cina, a Yunan ed è il 1957: qui viene registrato il primo caso di paziente affetto da virus dell’influenza A H2N2. Un’influenza di origine aviaria che l’Oms, nata pochi anni prima assieme all’Onu, non riuscì ad arginare come sperava. Quanto imparato dalla spagnola aiutò a contenere l’avanzata del virus ma i morti furono purtroppo un milione.
L’influenza di Hong Kong è una variazione dell’influenza A, è il virus H3N2 e il primo caso venne registrato proprio ad Hong Kong nel 1968. Seguì pressapoco l’andamento dell’influenza asiatica, portando alla morte di 1 milione di persone.
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La diffusione del virus dell’HIV, che causa la malattia nota come AIDS dopo alcuni anni dal contagio, è stato scoperto nell’uomo nel 1981. Da quel momento l’HIV si è diffuso in tutto il mondo e ha causato circa 25 milioni di morti nel mondo.
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