L’azione dell’uomo sul nostro Pianeta ha reso nel tempo gli uragani sempre più potenti e distruttivi. Vediamo quali sono le spiegazioni scientifiche individuate finora per comprendere meglio questo fenomeno.
Crescono dai 5 ai 10 punti percentuali le precipitazioni atmosferiche collegate agli uragani rispetto all’era pre-industriale.
Perchè? E’ presto detto: per colpa nostra. Più precisamente, per colpa del cambiamento climatico innescato dalle attività umane.
Uragani più potenti ma venti invariati:
Gli uragani sono diventati molto più potenti e distruttivi ma la velocità dei venti è rimasta finora invariata.
Se dovessimo continuare a non prenderci cura del pianeta, l’innalzamento delle temperature causerebbe anche un incremento della velocità dei venti.
Questo fenomeno renderebbe gli uragani delle armi di distruzione inarrestabili. I venti degli uragani potrebbero arrivare a toccare i 45 km all’ora, ossia i 25 nodi.
Sono queste le conclusioni dei ricercatori del Lawrence Berkeley National Laboratory, in California, pubblicate sulla rivista scientifica ‘Nature’.
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Anche il numero degli uragani e delle tempeste tropicali è destinato a crescere. Questo accadrà come conseguenza dell’innalzamento delle temperature della superficie degli oceani e dei mari. Gli uragani potrebbero aumentare numericamente dal 15 fino al 35%.
Anche l’urbanizzazione gioca un ruolo di responsabilità in questo senso.
Gli uragani sono più potenti lì dove le città sono cresciute lungo le coste rendendo l’area costiera più calda e influenzando anche i moti dell’aria e delle correnti ventose.
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Le conclusioni degli scienziati:
I modelli utilizzati dagli scienziati per studiare le potenziali azioni future degli uragani si sono rivelati piuttosto affidabili.
L’impegno collettivo di cittadini, governi, scienza e industria alla riduzione dell’impatto delle attività umane sul clima è la chiave per fermare questa tendenza.
