I settori dell’industria manifatturiera rischiano di chiudere a causa della pandemia di coronavirus.
Uno studio di Mediobanca ha previsto la chiusura del comparto manifatturiero italiano a causa dell’emergenza sanitaria da coronavirus.
Sulla base di un’indagine condotta tra 2.800 imprese familiari, il fatturato dei settori colpiti hanno subito un calo dell’11,1%.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Nuovo Dpcm: ecco le misure introdotte da giovedì 5 secondo la bozza
I settori più penalizzati che hanno registrato un calo di fatturato che supera il 20% sono quelli della moda e dell’autovetture, mentre quelle che riusciranno a chiudere quest’anno con un aumento dei ricavi sono le aziende del comparto alimentare.
Fra i più grandi sono in crescita l’azienda Enel che ritorna ad essere il primo gruppo per fatturato ‘distruggendo‘ l’azienda Eni, che chiude il 2019 con ricavi in calo del 7,8% a 69,9 miliardi.
Comparto manifatturiero: cos’è e quali sono i settori
L’attività manifatturiera è un settore dell’industria che trasforma le materie prime in prodotti finiti.
Si tratta di un settore molto ampio, censiti dell’Istat, che comprende una pluralità di mercati e ambiti: dalla meccanica, all’alimentare, al tessile, all’elettronica.
Quando si parla di innovazione per il manifatturiero, da qualche anno, tutti pensano al Piano Industria 4.0 e in particolare alla dimensione di innovazione digitale.
Ma che cos’è l’Industria 4.0?
L’industria 4.0 non è solo una nuova rivoluzione industriale, ma rappresenta un cambiamento vero e proprio legato al modo di lavorare delle fabbriche e che permette di cambiare il rapporto tra i prodotti e i consumatori.
Con l’Industria 4.0 le industrie potranno incrementare la loro produttività quasi del 25%, ma questo si potrà avverare solo se si eseguiranno le giuste strategie per il reperimento, trasferimento e corretto utilizzo dei dati
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Quando doveva essere la fine del mondo: 10 previsioni che furono smentite
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Le pandemie più devastanti della storia: potrebbero competere con il coronavirus
Attualmente il futuro del manifatturiero è incerto, ma secondi alcuni studi, il 60% delle attività manifatturiere potrebbe essere già automatizzata, mentre per i restanti settori per l’automazione dei processi occorre molto più tempo.
Grazie anche alle nuove tecnologie produttive, oltre a migliorare le condizioni di lavoro, crea nuovi modelli di business e di conseguenza aumenta la produttività e la qualità produttiva degli impianti.