Enigma Trenitalia: prenotazioni bloccate dal 12 Dicembre. Lockdown in vista?

Sul sito ufficiale di Trenitalia le prenotazioni sono bloccate dal 12 Dicembre. Ombra di un nuovo lockdown?

Treno con indicazioni per il covid (web source)

L’epidemia di Covid che ha colpito la nostra penisola è andata a danneggiare molti settori e quello dei trasporti ovviamente non è stato risparmiato.

Per gli aerei è stato il divieto di spostamento tra gli stati a danneggiare di più il mercato.  Una restrizione adottata solo in alcuni paesi, così le aziende spostarono il focus verso le aree libere.

Per i treni il discorso è leggermente diverso, Trenitalia e Italo, le uniche due aziende operanti nel settore a livello nazionale, hanno potuto operare solo a livello commerciale durante il periodo di lockdown.

Ovviamente la maggior parte delle aziende, sparse su tutta la penisola, sono state chiuse in quel periodo e di conseguenza il settore ha dovuto subire incolume un calo disastroso negli spostamenti dei loro mezzi e degli introiti.

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Le prenotazioni bloccate su Trenitalia

Successivamente con il calo dei contagi in estate gli Italiani sono stati “liberati” ed hanno ricominciato a poter effettuare spostamenti anche tra le regioni, facendo risalire ovviamente il mercato ferroviario.

Oggi, però, abbiamo notato una cosa molto particolare ed enigmatica sul sito ufficiale di Trenitalia. Le prenotazioni dal sito sono disponibili solo fino al 12 Dicembre.

Chi viaggia molto per vari motivi, sa bene che prenotare i viaggi in anticipo incide sul costo del viaggio finale, abbassandone di molto il costo.

stazione vuota durante lockdown (web source)

La risposta di Trenitalia

Visto lo strano avvenimento sulla prenotazione online abbiamo deciso di contattare l’azienda.

La risposta data è la seguente: vista la crescita esponenziale dei contagi degli ultimi giorni, l’azienda ha deciso di attendere le decisioni del governo per fissare gli orari dei treni nel periodo natalizio e quello successivo.

Si intravede lo spettro di un nuovo lockdown? Lasciamo a voi l’ardua sentenza.

 

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