Continuano a spaventare i dati legati al Coronavirus con il trend che è in preoccupante aumento. I contagi fatti sono in grande crescita, ma le morti continuano ad essere stabili. C’è grande preoccupazione.
Il Covid-19 crea ancora grandi problemi al mondo e ora sembra mettere tutti di fronte a un’analisi evidente e cioè che tutto è in peggioramento. Dai nuovi numeri e dall’indice Rt si è rialzata l’attenzione. L’unico dato che al momento rimane stabile e non cresce è quello legato alle morti. La curva sembra comunque essere sotto controllo al momento. Serve dunque prudenza e rispettare tutti i consigli che ormai ci sentiamo ripetere da mesi e mesi per evitare di finire nuovamente in lockdown.
Gli esperti parlano di un ritmo di crescita che dovrebbe preoccupare con il numero dei ricoveri in terapia intensiva che sembrano costretti a superare quelli dm arzo scorso. C’è una differenza importante però rispetto a quanto accaduto a marzo quando tutto era relegato a un paio di regioni. Certo questo scenario più diffuso deve essere un campanello d’allarme non da poco. I rischi permangono e cioè testimonia che la situazione si deve cercare di attenzionare ancora una volta come prima dell’estate.
Attenzione anche ai decessi
Il fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco però non sembra tranquillo, come molti altri, rispetto ai numeri che riguardano le morti. Questi ha specificato: “Osservando i numeri ogni giorno si rischia di andare a perdere quello che è l’effetto a strascico di questo tipo di contagio,. Prendiamo il caso dei morti. Ci sono stati 127 decessi; nell’ultima settimana c’è stat rispetto alla precedente un aumento del 100% vale a dire che i decessi sono più che raddoppiati rispetto a prima”.
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Pregliasco però sottolinea che la situazione è destinata comunque a salire: “Prima crescono i casi poi anche i ricoveri e infine le terapie intensive e le persone che sono decedute. Nell’ultima settimana osserveremo una crescita dei casi di circa il 98%, quindi il doppio. I decessi sono aumentati del 136% e i tamponi solo del 24%. Il virus corre quattro volte più velocemente della nostra capacità di andare a fare dei tamponi. Questo non va bene affatto, serve un contrasto molto più efficace”.