Nel centro di accoglienza di migranti a Roma in zona Prenestino c’è stata una rivolta. Questo è accaduto al decimo giorno di quarantena con i migranti che sottolineavano la loro voglia di uscire.
Si è trattata di una vera e propria rivolta quella nel centro accoglienza in via Riserva Nuova precisamente in zona Prenestino a Roma. I migranti hanno protestato a lungo e si sono chiusi dentro la struttura sequestrando dipendenti della cooperativa. Per uscire sono scesi in campo i poliziotti con un intervento per farli uscire insieme al Reparto Mobile. Hanno costretto ad aprire il portone dai migranti che volevano essere lasciati liberi di uscire.
La ASL aveva vietato agli immigrati di uscire visto che tra di loro c’era un positivo al Coronavirus. Sul posto sono arrivati degli agenti e tante persone tra cui anche parenti di persone che erano dentro all’ufficio. Ci sono stati momenti di grande tensione, ma rientrati grazie al grande intervento da parte degli agenti. C’è paura ora del possibile focolaio. Difficile pensare che durante la rivolta si siano rispettate le distanze di sicurezza. Ora staremo a vedere cosa accadrà.
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La protesta dei migranti
I migranti hanno urlato tutta la loro rabbia, volevano uscire e andare liberamente dopo dieci giorni di quarantena. C’è chi aveva mostrato una brandina di fronte all’entrata per protestare. In strada abbiamo visto anche il personale della cooperativa oltre ai parenti che sono rimasti dentro la struttura praticamente sequestrati.