Coronavirus e contagio: il governo consiglia sempre e solo le mascherine. Ma gli occhi, rappresentano un punto importante per la trasmissione
Il governo, ribadisce continuamente l’utilizzo di mascherine chirurgiche per la protezione di naso e bocca, dimenticandosi che il contagio spesso avviene tramite gli occhi.
È Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118 a ricordarlo: “il virus SARS-CoV2 si lega ai recettori ACE ampiamente presenti nella cornea e nelle congiuntive oculari, e all’interno del film lacrimale defluisce nel naso e nella gola scendendo nelle vie aeree fino ad arrivare in un momento successivo nei polmoni”.
E poi continua su quanto sia impensabile il fatto, che non ci sia un ragionamento su una norma che imponga “l’utilizzo di misure di protezione, individuale e di massa, mediante utilizzo di dispositivi idonei a coprire anche gli occhi, quali le visiere e gli occhiali anti-droplets, peraltro ovunque disponibili, facilmente reperibili e a bassissimo costo, da indossarsi obbligatoriamente, in aggiunta alla mascherina, unicamente nelle circostanze in cui non sia possibile mantenere le distanze interpersonali di sicurezza”.
Oltre a lui, tra l’altro, ci sono decine di studi, anche a livello internazionale, su questo frangente che andrebbero a confermare quanto detto.
Occhiali o visiera per aumentare in maniera esponenziale il tasso di sicurezza
Occhiali e visiera, permettono dunque un livello di protezione nettamente più alto dal contagio se abbinati alla mascherina. Proprio in virtù di questo aggiunge – “”Gli studi – aggiunge – rivelano che lo stare a distanza ravvicinatissima con questi dispositivi, anche a meno di mezzo metro, nonchè prolungata, anche di ore di seguito, rispetto ai pazienti COVID-19 positivi, può ridurre in maniera esponenziale il contagio”.
Leggi anche –> Zingaretti: “Aumento dell’occupazione iniezione di fiducia”. Ma la situazione è un’altra
Leggi anche –> Coronavirus: Papa Giovanni XXIII sapeva e ne ha previsto la fine
Come testimoniato dall’esperienza giornaliera sul campo di tutti gli operatori sanitari, una protezione completa annullerebbe, in teoria, qualsiasi possibilità di contagio. Non riusciamoa spiegarci come, il governo, non abbia ancora sensibilizzato la popolazione da questo punto di vista.
